E’ una notizia di ieri diffusa dall’Ansa: Rio de Janeiro e’ considerata la citta’ piu’ felice al mondo, seguono Sidney e Barcellona. Roma e’ ottava, ma batte Parigi e Buenos Aires. Lo dice la classifica stilata dalla rivista Forbes, basata sul sondaggio di un’azienda Usa di ricerche di mercato, la Gfk, che ha raccolto le opinioni di diecimila persone sparse in una ventina di Paesi, in giro per il mondo. Il giornale tiene a sottolineare che si tratta di una lista su come queste citta’ vengono percepite nel mondo, non su come sono nella realta’.
Port Vell, il Porto Vecchio di Barcellona
Port Vell o Porto vecchio, a Barcellona, fu uno dei primi luoghi interessati dal restyling totale previsto per le Olimpiadi del 1992. In quel periodo, la città era separata dal mare da binari, capannoni e discariche, oggi invece, l’area è diventata una elegante passeggiata, dove si respira l’aria salmastra, circondati da palme, intorno al grazioso attracco turistico. Nel periodo medievale, qui, c’era il porto principale, perchè tale parte di Spagna rappresentava una potente città marinara nel commercio del Mediterraneo occidentale.
Parque Nacional Torres del Paine
No, non è un paesaggio imprigionato dentro un quadro d’autore: quast’angolo cileno, conserva davvero al suo interno montagne cariche di neve, laghi glaciali con acqua turchesi al fondo, paterie e foreste rigogliose e, infine, fiumi e cascate a perdita d’occhio. Il Parque Nacional Torres del Paine, è famoso al mondo, tuttavia, soprattutto per i picchi di granito e nel 1978, è stato anche dichiarato Riserva della Biosfera dell’Unesco. Da allora il turismo è aumentato notevolmente nella zona, ma qui giungono non più di 80.000 visitatori all’anno, che possono scegliere di attraversare alcuni tra i migliori percorsi in assoluto dedicati al trekking o ritrovarsi in solitudine, a diretto contatto con l’ambiente circostante. L’immagine più spettacolare che accoglie il turista in entrata, è il Massiccio del Paine, che domina l’area quando non è coperto totalmente dalle nubi. Il picco più alto di questa catena rocciosa è Cerro Paine Grande, con i suoi 3.248 metri nato nel corso dell’ultima era glaciale grazie alle stesse quantità di ghiaccio che hanno formato il massiccio argentino del Fitz Roy e il ghiacciaio Perito Moreno.
Guinea, viaggio insolito da portare nel cuore
Che tipo di viaggiatore sei? Turista convenzionale o esperto di avventure? Nel secondo caso, soprattutto, ci sono tante destinazioni nel mondo dove recarsi e scoprire scorci magari neppure immaginati. Una meta tra queste è la Guinea, di cui avrete visto almeno qualche foto nei giornali di viaggio. Il clima da queste parti è caldo e piuttosto umido e le temperature variano in base all’altitudine.
Guida breve al Ghana: perché andare, cosa vedere
Luoghi affascinanti, a volte difficili e per tal motivo non turistici. Il Ghana è uno di questi, eppure chi vi arriva rimane catturato dai colori che spiccano ovunque, dal sorriso dei bambini, dai paesaggi. Le tinte delle stoffe e degli abiti che riempiono le strade, i furgoni-pulmini che solo quando sono pieni al limite si decidono a partire e i mercati carichi di oggetti improbabili ne rappresentano solo alcune peculiarità, da conservare a lungo nel cuore e nei ricordi. Il clima da queste parti è tropicale, caldo e umido. Le stagioni di pioggia sono due, la prima va da aprile a giugno e l’altra da settembre a novembre. Nella parte settentrionale però le precipitazioni sono limitate a ottobre e novembre. A seconda dell’altitudine, variano molto pure le temperature.
Valle della morte: ecco perché i sassi si muovono
Un mistero che ha fatto scervellare gli scienziati e che ha incuriosito il mondo. Ora sembra risolto. Nella cosiddetta Valle della Morte, nella Death Valley, i sassi si muovono per un preciso motivo che è stato identificato. Non sono gli alieni, nessuna sofisticata tecnica umana, ma semplicemente un sottilissimo strato di ghiaccio che in inverno provoca “l’effetto pattinaggio”. Il tutto anche grazie all’intervento del vento.
Singapore, perché andare
Se ne parla tanto e l’immagine che viene trasmessa è quella di un luogo dall’apparenza futuristica. Perché andare a Singapore, quindi? Quali sono le attrazioni e le possibilità che offre e che non si trovano altrove? Non solo palazzi a più piani, piscine con vista tra i grattacieli e scenari originali qui, tanto per cominciare, si viene anche per fare shopping. Un luogo su tutti da non perdere in questo caso, è Orchard Road, al Marina Bay Waterfront. Ottima alternativa è pure il Mustafà Centre, a Little India.
Mauritius non solo mare, anche shopping
Lo spettacolo è garantito, gli acquisti anche. Da Mauritius è facile tornare con la valigia più piena anche se, diciamoci la verità, quando si è in vacanza non è difficile lasciarsi prendere dalla frenesia dell’acquisto immediato. Si vuole tornare a casa stringendo un ricordo che non sia solo virtuale, ma se non si fa attenzione a cosa si sceglie si rischia di non usarlo mai e di metterlo tra i tanti souvenir che affollano inutilmente le nostre case. Certo da queste parti l’offerta è davvero vasta, anche perché i negozi di artigianato locale e gli outlet fioriscono in continuazione.
Aruba: mix perfetto di paesaggi e storia
Chi scopre Aruba rimane affascinato dalle sue potenzialità più evidenti: la bellezza del paesaggio. Questo tratto di mondo, però, è noto anche e soprattutto per la sua storia, risalente in buona parte alla dominazione olandese. Culture e tradizioni che colpiscono e che partono da misteriose incisioni rupestri che hanno lasciato gli sciamani dell’isola. E’ probabile che una parte siano legati pure agli esploratori europei e da varie genti provenienti da tutto il mondo, che nel tempo hanno mostrato un segno.
Madagascar, guida breve e consigli di viaggio
Antananarivo è la sua capitale e nell’aria sin da quando si arriva si sentono profumi intensi di ylang-ylang e vaniglia. Il Paese in questione è il Madagascar, sì proprio quello dei lemuri e della natura incontaminata. Il clima da queste parti è tropicale, ma cambia a seconda della regione prescelta e nella parte orientale ci sono pure i monsoni responsabili di violente piogge in entrambe le stagioni. Il rischio di cicloni è reale e se l’itinerario riguarda i versanti occidentale e meridionale, invece, il paesaggio è subdesertico. Il caldo diventa secco e la siccità è una costante. Le temperature passano da rigide a caldissime, a seconda del periodo, nell’altopiano centrale.