Barcellona, le Terme dell’Arts Hotel

Barcellona

Situate al 43° piano con vista panoramica sul Mar Mediterraneo, le Terme dell’Arts Hotel sono l’ambiente ideale nel quale passare dei momenti di vero ed intenso relax. Le prime Terme europee Six Senses offrono infatti lussuosi menù di trattamenti e servizi asiatici di una delle città più affascinanti e cosmopolite del mondo.

Queste terme sono un luogo naturale dove personale competente miscela le antiche tradizioni della terapia orientale con tecniche avanzate di chromotherapy e cure vibrazionali, per un mix unico di antico e moderno che ragggiunge tutti i sensi.

I locali sono separati per uomini e donne ed includono saune dove vengono creati brillanti getti di vapore colorati in sei vibranti tonalità, con il principio base che ogni colore evoca un determinato e preciso effetto terapeutico.

Il valore aggiuno di tutto questo sono le finestre a tutta parete con la vista mozzafiato del Mediterraneo da un’altezza di 150 metri; gli ospiti dell’Arts Hotel, inoltre, possono tonificare il corpo in piscine o fontane di ghiaccio e possono rilassarsi dopo i trattamenti su un terrazzo all’aperto.

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Belgrado – Informazioni di viaggio

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I temperati weekend di primavera si prestano anche a visite fuori porta un po’ più distanti del normale. Si possono infatti raggiungere con poche ore di volo molte capitali europee, alcune riscoperte solo di recente. Tra queste c’è sicuramente Belgrado, la capitale della Serbia, facilmente raggiungibile dall’Italia, antico crocevia situato tra Oriente e Occidente e per questo uno degli insediamenti più antichi del continente. 

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Costa Rica: consigli di viaggio

Ai cittadini italiani non è richiesto nessun visto di ingresso in Costa Rica, ma è indispensabile il passaporto in corso di validità. Chi viaggia con i minori di 18 anni, è bene ricordare che dopo novanta giorni sono soggetti alle leggi costaricane vigenti per l’assistenza dell’infanzia e dovrete chiedere un permesso per farli uscire dal Paese. Un terzo dei viaggiatori che scelgono tale tratto di mondo, preferiscono un tour organizzato. Gli itinerari sono, quasi sempre, legati alle bellezze naturali, ma è possibile prenotare pure percorsi turistici classici. Le principali mete, in ogni caso, sono collegate tra di loro all’Aeroporto Internazionale Juan Santamarìa e all’aeroporto nazionale Tobias Balanõs.

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Maldive, piccola guida del turista: consigli e news

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Spiagge di sabbia fine e chiara come borotalco, mare che più blu non si può e resort a svariate stelle. Un paradiso perfetto le Maldive, quanto turistico, che però per i viaggiatori dall’animo puro, rischia in qualche modo di distogliere l’attenzione dalle vere meraviglia di flora e fauna locali, a favore di un lusso esagerato circondati dall’acqua cristallina. Conosciamo gli atolli più famosi, alcuni di noi, io per prima, hanno visitato questo paesaggio da cartolina trovandolo ovviamente insuperabile, ma quanto sappiamo realmente sulle sue peculiarità, sulle info meno classiche legate agli hotel e ai migliori punti per le immersioni e agli scorci da non lasciarsi sfuggire?

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Sri Lanka: le piantagioni di tè tra Kandy e Nuwara Eliya

 

Si può amare lo Sri Lanka per mille motivi, per i paesaggi, gli splendidi monumenti, il sorriso delle persone, le tradizioni e la gastronomia, ma una delle sue vere peculiarità restano comunque le piantagioni di tè. Certamente, ad un occhio non allenato come il nostro non è immediato accorgersi del punto in cui iniziano incredibili distese di piccole foglie verdi, ma il profumo nell’aria e gli splendidi abiti delle donne pronte a raccoglierlo, rappresentano una immediata suggestione dell’animo dopo chilometri di palme, paesaggi tropicali e cieli azzurri.

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Alla scoperta della Namibia

NamibiaLa Namibia è un Paese dell’Africa meridionale, bagnata a ovest dalle acque dell’Oceano Atlantico. E’ una ex colonia tedesca, e poi amministrata dal Sudafrica, ha per capitale Windhoek ed ha una densità di popolazione bassisima, pari a 2,5 abitanti per kmq. Il Parco Nazionale di Etosha, in un ambiente desertico per la maggior parte dell’anno che si trasforma in un lago durante la stagione delle piogge e ci permette di vedere i grandi animali africani. L’Etosha National Park è uno dei luoghi migliori in tutta l’africa per osservazione gli animali. La grande organizzazione di questo parco e la comodità delle strade che lo attraversano rende semplice poter attraversare i suoi splendidi territori.

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Vacanza in Tunisia: galateo del buon viaggiatore

Siete sicuri di conoscere tutto delle mete che scegliete per i vostri viaggi? Se per esempio, optate per un paese arabo, siete in grado di interpretare ogni uso e credenza locale e di non essere irrispettosi, verso un luogo dove le tradizioni sono totalmente differenti dalle nostre? Vediamo insieme qualche piccolo consiglio sul vero galateo del viaggiatore in Tunisia:

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Alla scoperta di Vasto

vastoOggi facciamo un viaggio nel centro della nostra splendida penisola e precisamente atterriamo su una regione che accoglie mare e collina, in un miscuglio perfetto e misterioso. La leggenda narra che Diomede, re d’Etolia, dopo l’assedio di Troia sbarcò con le sue genti nell’Italia meridionale, fondando diverse città: tra queste ci sarebbe Histon. La città, conquistata in seguito dai Romani dopo la guerra sociale del 91-88 a.C., prese il nome di Histonium e per la prima volta nello stemma cittadino compare la scritta Vastum.

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Myanmar cucina: cosa mangiare

 

La tradizione culinaria del Myanmar è legata moltissimo ai Paesi vicini e così durante un viaggio da queste parti, vi sembrerà di sentire il gusto tipico di alcuni piatti della Thailandia o dell’India o, ancora, della Cina. Di solito la giornata si comincia con una colazione molto ricca a base di riso, un alimento che rappresenta il 75 per cento della dieta in Birmania. Ancora, molto amata è anche la zuppa, come la mohinga, rappresentata da tagliolini di riso con zuppa di pesce. Non mancano nel piatto pomodori, cipolla, aglio fritto, fettine di tronco di banano e uova, più il coriandolo sminuzzato.

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Studiare all’estero: studiare in Irlanda

Dublino

L’Irlanda è un’isola bizzarra.

Quassù, ai confini del mondo, il cielo è imprevedibile ma mai scontroso, il vento insistente ma mai scorbutico. Nel giro di un’ora puoi sperimentare tutte le alternative possibili conosciute dalla meterologia. La gente non usa l’ombrello quando piove eppure i cavalli, nelle immense campagne verde e arancio, indossano degli eleganti impermeabili. E’ un luogo fatto di contraddizione e armonia, in cui gli stranieri sono “more Irish than Irish” (“più irlandesi degli Irlandesi”), i centri commerciali sono più storici dei castelli, le librerie sono più affollate delle chiese e le notti sono più luminose delle giornate, tra pub e concerti.

Percorrendola da est ad ovest ciò che ho visto è stata una terra fresca e ricca d’acqua, un’isola aperta ed ottimista abitata da un popolo solare e laborioso, fatto di centinaia di migliaia di “New Irish” da tutti i continenti, di tutti i colori, accenti e sogni nel cassetto. Un Paese che ha fatto delle sue inusuali peculiarità il suo punto forte, il nucleo della sua identità. E come ogni grande isola che custodisce con tenacia e testardaggine le proprie radici, riflette molto su se stessa e sul concetto di Irishness, su cosa significhi oggi essere Irlandesi.

Non significa identificarsi con il vecchio leipreachán (letteralmente “spiritello”), il folletto tipico della tradizione, con l’abito verde e i capelli arancioni; non significa credere nel potere magico del trifoglio che porta fortuna a chi lo raccoglie, né suonare l’arpa celtica come passatempo preferito. Significa preoccuparsi per il vicino e sorridere ad uno sconosciuto per la strada; temere per la sorte di un fairy tree, di un “albero fatato”, e non abbatterlo per accorciare un tratto di strada; significa avere un profondo rispetto per la natura e trarne ricchezza attraverso il turismo culturale che la valorizza anzichè minacciarla, come dimostra l’eccellenza del museo Visitor Centre delle Cliffs of Moher, la bellezza selvaggia dei parchi di Connemara e della valle di Lough Nafooey.

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