Leggende dall’Egitto: Iside e Osiride

Abbiamo visitato l’Egitto qualche anno fa e davvero non si tratta di un viaggio, ma di una esperienza. Nel mondo ci sono luoghi splendidi, ma non sono tanti quelli che possiedono anche una atmosfera speciale, come questo Paese. Il peso della sua storia e dei suoi incredibili monumenti, i misteri che conserva, tutto davvero lascia senza fiato e si può cambiare epoca semplicemente spostandosi da una città all’altra.I miti che ruotano intorno alle antiche credenze popolari passano principalmente dagli dei e quello più famoso di tutti è legato a Iside e Osiride che noi vi riportiamo:

 Iside e Osiride

Nut, dea del cielo, e Geb dio della Terra, erano marito e moglie; la loro unione era talmente forte che fra i due non poteva esistere nulla al punto tale che non potevano nemmeno avere figli.

Per questo motivo, Shu, loro padre, li separò e, così finalmente Nut poté partorire due serie di gemelli: Osiride e Iside e Set e Nephtys. Iside ed Osiride si  volevano molto bene, mentre Nephtys odiava Set ed amava Osiride. Alla nascita di Osiride si udì una voce che annunciava l’arrivo del Signore di tutta la Terra; infatti Osiride divenne Re d’Egitto ed insieme ad Iside, sua regina, governarono insegnando al loro popolo come coltivare e come adorare gli Dei. Set, fratello geloso di Osiride, accecato dall’invidia, pensò di escogitargli una trappola e ci riuscì. Prese le misure del corpo di Osiride e, costruì una bellissima bara variopinta a sua misura. Dopo di cui annunciò che si sarebbe svolta una grande festa dove, come premio, ci sarebbe stata la bara, vinta da chi ci fosse entrato perfettamente. Fu proprio in quell’occasione che invitò il fratello Osiride. A turno gli ospiti provarono la bara, ma chi era più alto, chi più basso, nessuno di loro riusciva ad entrarvi su misura. Alla fine toccò la prova ad Osiride e…il suo corpo entrò alla perfezione con gran stupore di tutti gli invitati.

Fu così che Set, aiutato dai suoi servitori, inchiodò la bara dove dentro c’era il fratello e la buttò nelle acque del fiume Nilo. Quando Iside seppe della triste sorte del marito, dal dolore si tagliò i suoi lunghi capelli e partì in cerca della bara. Iside vagò giorni interi, ma i risultati furono vani. Solo dopo molto tempo, dei bambini  che giocavano in riva al  fiume scorsero in lontananza la bara e lo dissero ad Iside che ormai priva di forze si avvicinò incredula. La donna riconobbe il sarcofago del marito ed ordinò che esso  fosse portato a palazzo.

Qui l’aspettava Anubi, dio dalla testa di sciacallo, imbalsamatore di corpi. Prima di far procedere Anubi,  Iside si trasformò in uno sparviero e, battendo con forza le ali, rianimò  Osiride quel poco di tempo necessario da concepire un figlio da lui: Horus. Passarono i giorni quando Set s’imbatté nella bara aperta e, furioso, ridusse il corpo di Osiride in quattordici pezzi che sparse per tutto il paese. Iside, percorse tutto l’Egitto alla ricerca dei pezzi martoriati del cadavere, seppellendoli man mano. Osiride andò a governare la terra dell’Aldilà diventando il giudice delle anime dei morti.

Quando Horus divenne adulto, Osiride tornò brevemente sulla terra ed ordinò al figlio di vendicare la sua morte. Fu così che iniziò un’interminabile lotta fra Horus e Set, tra il bene ed il male. Si dice che quando Horus vincerà Set, Osiride tornerà nella terra dei vivi e governerà.

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