La Sicilia e il barocco: viaggio nell’arte della Trinacria

L’area prettamente culla del barocco in Sicilia sta vivendo una vera e propria rinascita ultimamente in termini di visite. Purtroppo tale boom non sempre è da attribuirsi all’arte stessa, ma se è vero che il fine giustifica i mezzi allora meglio vederne l’aspetto positivo. Si perchè l’area della Trinacria in questione, è quella orientale, praticamente dove vengono girate le puntate del commissario Montalbano. La “sua” casa, ad esempio, meta di un vero e proprio pellegrinaggio, si trova a Punta Secca, a Ovest di Marina di Ragusa. Un giro ideale che si snoda attraverso questa pregevole forma artistica, può però continuare alla volta di Ragusa Ibla, la parte vecchia della città un pò staccata.

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Fuggire su un’isola nel Mare dei Caraibi

Siete stanchi e la solita vita e lavoro in città vi fanno impazzire? Avete voglia di mollare tutto e scappare su un’isola deserta? La soluzione, allora, può essere quella di fuggire alla volta del Mare dei Caraibi che, in questo senso, è una meta impareggiabile. Immaginate un mare color turchese, la sabbia dorata e la gente del luogo che vi sorride e vi mostra ogni tipo di gentilezza e iniziate a sognare. Da queste parti, per chi possiede le disponibilità economiche necessarie, esistono tutta una serie di soggiorni di lusso che vanno, ad esempio, dall’esclusiva Mustique Island alla riservata Antigua. Per chi, invece, desidera organizzare una vacanza più alla portata di tutti, ecco che va benissimo la ben più frequentata e abbordabile Repubblica Dominicana.

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Quattro salti all’Isola d’Elba

A parlare dell’Isola d’Elba sono le sue acque cristalline, la natura rigogliosa e i paesaggi superbi, ma chi vi giunge di certo non può andare via senza aver visto almeno la vicinissima Pianosa, che fa parte del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. Fino al 1998 è stato un carcere penitenziario e la mancanza di grossi flussi turistici, ha fatto si che riuscisse a mantenere una ambiente naturale e marino praticamente intatto e selvaggio, tutt’ora molto preservato. Si può arrivare, infatti, solo per una breve gita fuori porta e accompagnati da una guida. Ritornando però alla nostra meta principale, si può dire che ogni zona ha una sua particolarità: la parte a ovest, ad esempio, è dominata dai mille metri del Monte Capanne, soprattutto per chi ama il trekking e, ancora, da affollate spiagge e dai paesi di Marciana Marina e Marina di Campo. A nord est, invece, si trovavano le miniere è meno turistica e nelle vicinanze sorgono Porto Azzurro, Portoferraio e Capoliveri.

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Perù, in ogni periodo dell’anno

Il Perù si può visitare praticamente in ogni periodo dell’anno e presenta tre differenti fasce climatiche. Un sito interessante, dove è possibile trovare informazioni utili se questo è il viaggio dei vostri sogni e legato strettamente al turismo peruviano, molto aggiornato e presente pure in lingua italiana su internet, si trova all’indirizzo www.peruetico.com.Coloro che si vogliono recare in tale Paese per un lasso di tempo che non supera i novanta giorni, non hanno bisogno di visto. Tuttavia, devono essere in possesso di un passaporto con validità residua di almeno sei mesi, al momento in cui si varcano i confini del luogo. Non è raro, infatti, che le autorità di frontiera possano controllarlo e fare lo stesso con il biglietto.

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La “maschera di ferro”: il mistero di Île Sainte-Marguerite

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La storia di un affascinante luogo come Île Sainte-Marguerite è sempre stata avvolta nel mistero e legata in modo intrinseco con la vicenda nota in tutto il mondo sotto il nome de “la Maschera di Ferro”. Quello che si sa con certezza, è che l’ambiguo personaggio che la portava, arrivò da queste parti nel 1687, ma nessuno ha mai saputo con certezza di chi si trattasse. La leggenda più accreditata, vuole che il giovane imprigionato da un simile strumento di tortura, appartenesse in realtà alla famiglia reale, essendo il fratello maggiore di Luigi XIV, ma non esistono documenti ufficiali che confermano tale ipotesi. Voltaire soltanto era pienamente convinto di questa teoria, in quanto sosteneva di aver parlato con i suoi ex servitori. In ogni caso, il protagonista di tale tristissimo fatto, fu l’ispiratore di uno dei romanzi più letti della storia. Si tratta del libro di Alexandre Dumas, dal titolo “Il Visconte di Bragelonne”, scritto nel 1848-1850.

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Nepal: tour nell’incantevole circuito dell’Annapurna

 

Un’ escursione unica quanto affascinante che riguarda in particolare il Nepal e il circuito dell’Annapurna tra le vette giganti dell’omonimo massiccio, alla volta dell’Himalaya. Certo non è proprio un tour adatto a tutti, soprattutto se avete una bassa soglia di sopportazione alle situazioni estreme e se non amate particolarmente camminare.  Il periodo migliore per prenotare un di tale genere riguarda in particolare alcuni mesi dell’anno. Il primo caso interessa l’arco di tempo che va da aprile a maggio e il secondo da ottobre a novembre. In primavera poi si può assistere al bellissimo spettacolo della fioritura dei rododendri, anche se il cielo è meno sereno. In autunno il sole alto nel cielo è più raro, ma la visione delle vette immense intorno è superba.

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Capo Verde e la gastronomia: il mais è l’elemento base in cucina

 

Cosa mangiare a Capo Verde? Di sicuro non mancano i prodotti alimentari a base di mais che è l’elemento peculiare del luogo. In particolare, è indispensabile tra i fornelli a Santiago e nelle valli e le zone che dalla costa giungono fino alla montagna. Tali posti, ne sono ricoperti, anche se in questo tratto di mondo lo vedrete crescere un po’ ovunque. La vita creola capoverdiana, del resto, è letteralmente segnata, dalla sera alla mattina, dalle attività legate alla coltivazione del grano e alla sua lavorazione e conseguente preparazione.

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Vacanze natura in Val d’Ultimo: riscoprire gli antichi mestieri con Waltraud Schwienbacher

 

“Colei che ama andare nel bosco”: è più o meno questo il significato romantico e profondamente veritiero nascosto nel suo nome. Waltraud  Schwienbacher è una contadina che con la sua tenacia e determinazione contribuisce da 18 anni ormai ad aiutare bambini, famiglie e semplici curiosi a riscoprire l’importanza di vivere seconda natura attraverso corsi a tema, iniziative e un carisma che conquista tutti. Abbiamo conosciuto questa sessantasettenne con la pelle e l’animo da ragazza in Val d’Ultimo a Santa Valburga nel Maso Wegleit che gestisce insieme ai figli. Splendida la vista di profili innevati e tanto verde intorno, durante la bella stagione dove l’aria è pura e il canto degli uccellini ti avvisa che il giorno è arrivato. Inutile negare che ci siamo innamorati subito di una donna che ci ha mostrato come si lavora la lana e successivamente si colora. Ha creato un mix perfetto tra frutti fiori ed erbe prima di confezionare una tisana dalle proprietà rinfrancanti e ci ha anche spiegato come realizzare uno splendido cuore di lana natalizio. Lo stesso che si può arricchire con piccole pigne e frutti secchi con l’aiuto di un gigantesco e piuttosto pericoloso ago da feltro.

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Québec: sulla strada per Wendake, alla ricerca dei nativi canadesi

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La pelle ambrata illuminata da occhi neri e profondi, incastonati come pietre scure su un volto segnato dal sole. E poi la voce dal timbro deciso ma pacato e un abbigliamento che ricorda i primi indiani. In un’epoca in cui per catturare turisti si mettono in piedi dal nulla antiche città, viene quasi difficile pensare di trovarsi di fronte ai veri discendenti dei primi nativi canadesi. Eppure a Wendake è ancora possibile ascoltare le bizzarre storie degli indiani Uroni intorno al fuoco tra capanne in legno. Principesse, tartarughe, amori impossibili e finali non sempre previsti fanno parte di ipnotiche storie, complice anche la luce che ad ogni ora del giorno ha sempre un fascino diverso. In Québec è imperdibile la visita ad un villaggio perfettamente ricostruito con tanto di annesso museo, dove guide e attori mostrano quella che era la vita da queste parti nei secoli ormai andati.

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Alle Bahamas, l’emozione unica di immergersi con gli squali

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Creature temibili quanto affascinanti, gli squali, che provocano sensazioni contrastanti. Da un lato, l’immediato istinto di scappare per salvarsi da una possibile aggressione e dall’altro il desiderio di poterli avvicinare e scoprirne le peculiarità. Eppure su di loro le notizie che girano sono spesso infondate. Se è vero, infatti, che non è mai il caso di valutarne incautamente l’atteggiamento, di sicuro gli attacchi all’uomo sarebbero sempre motivati da una incomprensione di sorta. A volte scambierebbero i bagnanti per foche a causa della forma delle tavole da surf, altre magari gli umani spavaldi, avrebbero in mano del succulento pesce. Ma è, dunque possibile nuotare con loro o no?

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