Kenya: l’Hell’s Gate National Park

Non crederete ai vostri occhi quando, dopo aver visto una terra spettacolare come il Kenya, tra animali nel loro habitat naturale e spiagge incantevoli giungerete all’Hell’s Gate National Park. Si tratta di un luogo particolare che spicca tra il parco del monte Longonot e il lago di Naivasha. Il primo è un vulcano che attualmente non erutta che domina il paesaggio circostante con i suoi 2.776 metri e il secondo, invece, è uno specchio d’acqua vicino al Crescent Island Wildlife Sanctuary. Qui noterete una interessante riserva faunistica tutta da fotografare.

Ecco quindi che potrà capitarvi di muovervi tra zebre, antilopi d’acqua, ma anche giraffe, bufali e uccelli. Bellissima in questo senso è l’aquila pescatrice africana. Nell’Hell’s Gate National Park sorge un’area protetta di circa 70 chilometri quadrati e si chiama “Porta dell’Inferno”, per via di una stretta gola con pareti piuttosto scoscese. Queste ultime sono state scavate nel tempo da un fiume a carattere torrentizio e oggi si lasciano notare.

Se volete attraversare il canyon prima prenotate una guida perché il tragitto è pericoloso e poco agevole. Un percorso non privo di visioni spettacolari con sorgenti d’acqua calda e sbuffi di vapore e punti panoramici spettacolari. Da qui i fenomeni naturali saranno maggiormente a portata di mano. Da non dimenticare, inoltre, che l’Hell’s Gate è tra i pochi parchi maggiormente fruibili dai visitatori. Questo perché si può girare in bicicletta e passeggiare tra gli animali. Le attrazioni turistiche sono pure altre però. Non dimenticate la Fischer’s Tower che è ad esempio un torrione vulcanico di 25 metri. Coloro che amano il free climbing, ancora, non possono non divertirsi da queste parti senza contare che in Kenya non esiste praticamente un solo angolo naturalisticamente non pregevole. Ecco perché una vacanza in tale tratto di mondo è incredibile e dati i costi oggi meno proibitivi, da provare assolutamente.

Kenya

Il clima del Kenya è caldo e umido nelle regioni costiere, ma al centro è più asciutto. Le temperature cambiano in base all’altitudine. Due sono i momenti dell’anno in cui piove di più: da marzo a maggio e da ottobre a dicembre. La savana è l’ambiente dominante, con la presenza di alcuni parchi naturali che coprono il dieci per cento del territorio nazionale. Lungo il corso dei fiumi si trova la foresta pluviale e a nord si incontra persino il deserto.

La savana

Evocativo del posto, è il luogo dove passano grandi mandrie di erbivori, dalle antilopi, alle gazzelle, dalle giraffe ai bufali, dalle zebre agli elefanti. I loro predatori sono leoni, leopardi e ghepardi, mentre lungo i fiumi vivono ippopotami e coccodrilli.

Curiosità

In Kenya la popolazione cresce moltissimo e in continuazione. In venti anni è raddoppiata e molti sono i giovani con meno di 15 anni. Nella regione interna degli altopiani c’è più gente, mentre nella costa vivono poche persone. A parte a Mombasa. Il tasso di urbanizzazione è alto, con il 45 per cento della popolazione radunata nelle zone urbane in continua estensione. Tantissime le case a Nairobi e Mombasa, del resto aree prettamente turistiche.

 

 

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