
Non è proprio una città turistica e questo è un fattore positivo e, allo stesso tempo, negativo. Nel primo caso, infatti, evita di essere piena di vacanzieri urlanti, ma è anche vero che è un peccato non avere la possibilità di scoprirla quando si è in vacanza in Costa Azzurra. Al suo interno non manca nulla, ma in primo piano ecco il porto considerato il più grande di tutta la Francia. Bellissimi i quartieri popolari di Marsiglia, i boulevard altoborghesi tra architetture postmoderni e le barche che si specchiano nell’acqua. Si tratta in realtà di una città in continua evoluzione, soprattutto nell’area dei vecchi docks portuali, dove il cantiere della Cité de la Méditerranée ne cambierà il volto anche perchè, è bene ricordarlo, nel 2012, sarà la capitale europea della cultura. In più non è più rischioso attraversarne alcune zone, come un tempo.



Primavera, tempo di gite scolastiche e viaggi di istruzione: tra le mete ideali c’è Napoli con la sua Città della Scienza, il primo Science Centre italiano, una realtà che si colloca nella tradizione dei musei scientifici di nuova e recente generazione e si rivolge soprattutto a un pubblico di giovani e di non addetti ai lavori. Città della Scienza è situata nell’area ovest della città, a Bagnoli, tra l’isolotto di Nisida e il versante nord della collina di Posillipo e si affaccia direttamente sul mare. L’edificio che lo ospita è un suggestivo stabilimento industriale della prima metà dell’Ottocento che offre una superficie espositiva complessiva di dodicimila metri quadrati. Ma cos’è di preciso la Città della Scienza?
Nell’incantevole borgo medioevale di Compiano, situato in provincia di Parma, si trova un museo unico nel suo genere dedicato ad un capitolo della storia degli italiani affascinante e sconosciuto, quella degli “Orsanti“. Qui, in piena Val di Taro, nonostante le nobili origini legate a uno splendido castello, tuttora visitabile, che fu dei Malaspina e poi dei Visconti, un tempo non c’era altra scelta se non restare a far vita grama o emigrare e tentare la sorte in altre contrade. Cominciò così, per necessità, l’avventura degli Orsanti, che ancora non sapevano che sarebbero stati chiamati con questo strano nome. Chi erano gli “Orsanti“? E cosa contiene il museo a loro dedicato?

