
Il 27 e il 28 marzo, a partire dalle 9 e 30, sarà narrato un secolo e mezzo di storia della Città degli Scavi e del Santuario per il convegno “In viaggio a Pompei” che si terrà presso la Casa del Pellegrino. Saranno presenti scrittori, artisti e giornalisti e l’evento, unico nel suo genere, ha ricevuto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.
Il Convegno è stato organizzato dall’assessore alla Cultura Antonio Ebreo in sinergia con il Dipartimento di Filologia Moderna dell’Università Federico II, e l’Università Suor Orsola Benincasa.
Si potrà restare rapiti dall’unicità della storia di Pompei attraverso studiosi che sveleranno i segreti legati al mito archeologico e particolari inediti della storia pompeiana.
Tra gli illustri presenti, che ripercorreranno i momenti salienti della Pompei archeologica e sacra dal 1861 ad oggi, ci sarà anche il grande Piero Angela che con immagini inedite proietterà il mito della città eterna in una diversa prospettiva.






Primavera, tempo di gite scolastiche e viaggi di istruzione: tra le mete ideali c’è Napoli con la sua Città della Scienza, il primo Science Centre italiano, una realtà che si colloca nella tradizione dei musei scientifici di nuova e recente generazione e si rivolge soprattutto a un pubblico di giovani e di non addetti ai lavori. Città della Scienza è situata nell’area ovest della città, a Bagnoli, tra l’isolotto di Nisida e il versante nord della collina di Posillipo e si affaccia direttamente sul mare. L’edificio che lo ospita è un suggestivo stabilimento industriale della prima metà dell’Ottocento che offre una superficie espositiva complessiva di dodicimila metri quadrati. Ma cos’è di preciso la Città della Scienza?
Nell’incantevole borgo medioevale di Compiano, situato in provincia di Parma, si trova un museo unico nel suo genere dedicato ad un capitolo della storia degli italiani affascinante e sconosciuto, quella degli “Orsanti“. Qui, in piena Val di Taro, nonostante le nobili origini legate a uno splendido castello, tuttora visitabile, che fu dei Malaspina e poi dei Visconti, un tempo non c’era altra scelta se non restare a far vita grama o emigrare e tentare la sorte in altre contrade. Cominciò così, per necessità, l’avventura degli Orsanti, che ancora non sapevano che sarebbero stati chiamati con questo strano nome. Chi erano gli “Orsanti“? E cosa contiene il museo a loro dedicato?