Viaggi e green pass: cosa cambia da settembre

Cosa cambia da settembre per ciò che concerne i viaggi e il green pass? Sebbene si sia ancora nell’incertezza riguardo a un ipotetico obbligo vaccinale da parte del Governo al fine di raggiungere una corretta immunizzazione e abbattere definitivamente il coronavirus, dal primo giorno del prossimo mese il green pass sarà obbligatorio per utilizzare i trasporti a media o lunga percorrenza.

Attenzione a obbligatorietà green pass per trasporti nazionali

Va ricordato che il lasciapassare verde si ottiene con un ciclo vaccinale completo con le formulazioni approvate dall’Agenzia Europea del Farmaco, con un certificato di avvenuta guarigione dal covid o con un tampone molecolare negativo che consente di essere considerato sano per 48 ore.

È importante, per chi è partito senza green pass, di organizzarsi con vaccino o tampone se per ritornare a casa dopo le vacanze a settembre deve prendere un treno, un aereo o un traghetto a lunga percorrenza. Per ciò che concerne gli aerei il green pass diventerà obbligatorio anche per quelli nazionali: per quelli in Europa è già necessario e una sola dose di vaccino non viene considerata sufficiente.  Fuori dall’Unione Europea le regole variano da Stato a Stato e si rende quindi necessario controllare con gli uffici del turismo o le ambasciate.

Per quel che concerne navi e traghetti il green pass è richiesto per tutte quelle imbarcazioni che effettuano trasporto interregionale. Se il traghetto esegue un tragitto la cui destinazione è nella regione di partenza non sarà necessario. Unica eccezione a livello nazionale è rappresentata dai collegamenti nello stretto di Messina: nonostante l’itinerario non servirà il green pass per usufruirne.

Necessario green pass anche per i treni

trasporti green pass

Anche sui treni sarà necessaria la certificazione verde e più nello specifico su Intercity, Intercity Notte e Frecce. Niente certificazione obbligatoria invece per i treni regionali, anche nel caso in cui effettuino servizio a cavallo tra regioni. Per quel che concerne gli autobus il green pass sarà obbligatorio per quelli che svolgono un servizio “in modo continuativo o periodico” su un percorso che collega più di due regioni.  È necessario esibire la propria certificazione anche per quegli  gli autobus adibiti a servizi di noleggio con conducente. In questo caso sono esclusi dall’obbligo quelli che vengono utilizzati nei servizi aggiuntivi di trasporto pubblico locale e regionale. Completamente esclusi dal green pass, almeno per il momento i bus urbani, regionali e la metro.

Non hanno bisogno di esibire il green pass per i propri spostamenti in Italia da settembre i minori di 12 anni che non possono essere sottoposti a vaccinazione e coloro che presentano regolare certificazione medica a dimostrazione della loro impossibilità a vaccinarsi per motivi di salute.

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