Vacanze 2014 in Myanmar: breve guida dei luoghi da non perdere

tradizioni myanmar

Tra l’India e la Cina c’è un microcosmo tutto da scoprire: si chiama Myanmar. E’ fatto di tradizioni e culture particolari, di una storia che si perde nella notte dei tempi e di stili di vita molto diversi dai nostri. Per accostarsi a questa affascinante realtà, un tour in fai da te alla scoperta delle sue aree più peculiari, è assolutamente consigliabile.

Breve guida alle principali città del Myanmarmyanmar

 

  • Mandalay: è caotica e fin troppo industrializzata e non ci si aspetterebbe mai di trovarsi davanti a tanto progresso. Tuttavia, si tratta del centro nevralgico del Paese e uno dei centri buddhisti più importanti dell’Asia sud-orientale. Una delle sue particolarità, comunque, è quella di essere arroccata su una collina intorno ad un palazzo fortificato costruito nell’Ottocento. Il numero di turisti è raramente eccessivo.
  • Yangoon: fino a tempi recenti si chiamava Rangoon e colpisce subito per i suoi viali circondati da case vittoriane. Belle le auto inglesi degli anni Quaranta mischiate a tradizioni orientali che ancora si vedono. Resta più una capitale il cui fascino è un po’ decadente a tratti coloniale. Quello che attira l’attenzione è il miscuglio di stili tra palazzi storici, luminescenti insegne al neon, templi buddhisti e grattacieli.
  • Bagan: è l’area dei templi. Se ne trovano centinaia tutti diversi e altrettanto affascinanti.
  • Yakesone Kyaung a Salay: è un monastero che risale al XIX secolo con sculture in legno particolari.
  • Taunggyi: sorge praticamente al centro del Paese e sulle montagne. Ha delle peculiarità cinesi molto interessanti.

tempi myanmar

  • Lago Inle: il monsone estivo qui lascia i segni del suo passaggio. Il quotidiano qui ha come protagonista l’acqua ed è bello organizzare un tour conoscitivo di tutta la zona.
  • Ngapali e arcipelago Mergui: rappresentano le due principali località di mare. Insieme hanno in comune il mare delle Andamane e della Thailandia. La pace è assicurata dalla presenza di pochissimi alberghi. In loco, sono assolutamente da organizzare dei tour in mezzo alla natura.
  • Roccia d’Oro: si trova a 1200 metri sul monte Kyaiktiyo ed è tutta dipinta d’oro. E’ sormontata da una incredibile pagoda sempre d’oro.

immagini birmania

Il periodo migliore per girare il Paese va da ottobre a marzo e non essendo troppo turistico, è comunque meglio organizzare con cura e senza fretta il tour. Questo soprattutto se si vuole visitare la costa. Se si opta per i mesi che vanno da giugno a ottobre, infatti, il rischio piuttosto reale, è quello di trovare delle piogge torrenziali. L’altopiano centrale è protetto dalle montagne circostanti e rappresenta quindi uno scudo naturale contro le precipitazioni. C’è da dire che qui di solito sono comunque più limitate, rispetto che vicino ai rilievi orientali. I mesi più caldi sono, invece, marzo, aprile e maggio. Sono i periodi in cui il fresco gradevole si trova quasi esclusivamente in montagna.

Nonostante il Myanmar non sia eccessivamente frequentato dai viaggiatori, l’industria turistica ha cominciato a fare capolino da qualche anno. Attenzione però quando scattate delle foto. Meglio sempre chiedere il permesso se vi trovate in presenza di edifici pubblici, ponti o aeroporti, per evitare spiacevoli equivoci.

Photo Credit: Thinkstock

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