Tour del Rajasthan: l’India e i suoi splendidi colori

 

E’ uno stato desertico dell’India tra i più affascinanti e visitati, il Rajasthan, ed infatti ogni anno aumenta sempre di più, nonostante la crisi economica in corso, la richiesta turistica verso tale angolo di mondo. Affascinano soprattutto le sue costruzioni e i monumenti, i forti e i palazzi e tra l’altro, ognuna delle sue città vanta delle caratteristiche assolutamente uniche. La capitale è Jaipur ed è nota con l’appellativo di città rosa per via dei suoi colorati bazar e testimonianze storiche di una particolare gradazione cromatica in rosso chiaro. E’ compresa sempre in qualunque itinerario turistico del nord dell’India. Non i rado i viaggiatori giungono poi a Jaisalmer con dei colori oro brillanti per poi spostarsi fino a Udaipur, situata tra le colline con laghi e pregevoli esempi di architettura locale e quindi a Jodhpur, storica e tutta da scoprire.

Le meraviglie del Rajasthan sono infinite e per questo resta tra i tour più scelti soprattutto per un primo viaggio da queste parti. Si continua poi verso la città di Bikaner conosciuta soprattutto per il Mirror-work, decorazione delle stoffe con piccoli specchi e Ajmer centro di pellegrinaggio  per il santuario di Ajmer Sharif. L’itinerario si sposta alla volta di Pushkar, luogo sacro con l’omonima fiera e Nagaur con i templi janiisti. Una occhiatina potete darla pure a Mount Abu, stazione collinare famosa per il tempio Dilwara con intagli molto complicati e praticamente irripetibili.

Nei tour di questi tipo comunque di solito l’atterraggio avviene a Delhi o Mumbai e non manca la visita ad Agra, famosissima per la presenza del Taj Mahal, mausoleo vero simbolo di tutta l’India e uno dei monumenti più belli del mondo. Imperdibile pure Fatehpur Sikri perfettamente conservata e costruita in arenaria rossa dall’imperatore Akbar, amatissimo e considerato illuminato per le sue idee e i positivi cambiamenti che regalò al Paese.

Curiosità sul Taj Mahal

Il suo significato è Palazzo della Corona ed è famoso in tutto il globo.Tanto che dal 2007 è entrato a far parte delle sette meraviglie del mondo. Affascina per la sua bellezza, ma anche per le storie e leggende che lo avvolgono. Si trova ad Agra e in realtà fu costruito dall’imperatore Mughal , Shah Jahan, nel 1631 in memoria della sua seconda moglie, Mumtaz Mahal. La stessa che era morta di parto. Per lui fu un dolore incredibile. In pochi mesi capelli e barba diventarono bianchi e soffrì terribilmente. Per loro doveva essere il quattordicesimo figlio ed, invece, si è trasformato tutto in tragedia.

La consorte gli aveva chiesto in vita di accontentare le sue promesse che erano quattro. Questo, ovviamente, se fosse morta prima di lui come poi accadde. Il suo sogno è che per lei costruisse il Taj, poi voleva che si risposasse per dare una nuova mamma ai lori figli. Ancora, sognava che lui restasse buono e comprensivo con la prole e che per l’anniversario del decesso, visitasse la sua tomba. In 22 il palazzo fu terminato e l’uomo non si tirò indietro rispetto alle promesse. Volle i marmi migliori e realizzò un vero capolavoro.

 

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