L’India e le sue religioni

Si dice che l’India chiami e che alcuni di noi siano destinati, prima o poi, ad incontrarne spiritualità e colori. Come se si trattasse di un amore che non può, nel corso della vita, non raggiungerci. Al di là del tempo e delle distanze. Non importa essere credenti o meno, arrivati a destinazione, l’atmosfera intorno è mistica e particolare e regala al visitatore un certo benessere psico-fisico. Ecco perché un viaggio da queste parti, non è davvero come tutti gli altri e bisogna sentirsi pronti, per viverlo come nessun altro luogo del globo. Un microcosmo a parte dove si percepiscono strane energie un po’ ovunque: nei monasteri buddisti, nell’animazione dei templi induisti e nei luoghi di culto disseminati in lungo e in largo nel Paese. Del resto è proprio qui che convivono Induismo, Islamismo, Buddismo, la religione Sikh e il Cristianesimo. Ancora, non mancano credo minori come lo Zoroastrismo e il Jainismo.

Nel grande pantheon dell’induismo c’è la Trinità composta da Brahma, il creatore, Vishnu, il conservatore e Shiva, il distruttore. Intorno a loro è tutto un fiorire di miti e credenze che finiscono per conquistare il visitatore, anche se lontano anni luce dal conoscerne l’esatta storia.

Il fiume sacro è il Gange e Benares, Varanasi è la loro più sacra città. Ogni buon induista, almeno una volta nella vita, deve giungere da queste parti, proprio per immergersi nel sacro corso d’acqua. Almeno da cinque diversi ghats, cioè le rampe di scale di pietra che finiscono dentro l’acqua. Un processo che inizia la mattina all’alba per le quotidiane abluzioni. Per vedere al meglio questi tradizionali rituali, è meglio optare per una barca che risale il fiume.

Nel frattempo i fedeli proseguono le preghiere con grande devozione, passando anche dal punto dove gli dei permetterebbero agli uomini di sfuggire dal ciclo di morte e rinascita. La riva occidentale. Questo perché nei secoli, tanti induisti sono morti qui. Del resto, ogni credente proprio qui vuole che vengano sparse le ceneri , in un processo praticamente continuo. Il corte funebre, tra l’altro, non è affatto triste ma va a passo di marcia quasi come fosse solo un momento di passaggio e non una fine.

In India, molti seguaci ha pure l’Islamismo, tanto che è difficile tornare a casa senza aver visto una serie di moschee e mausolei. La loro architettura ha un fascino immediato che attira come una calamita. Uno dei monumenti più incredibili in questo senso, è la Grande Moschea di Delhi.

Il Buddhismo è la religione della non violenza, della carità e fratellanza e della purezza e si respira in molti luoghi, a partire dagli stupa votivi e commemorativi. Il Sikhismo, ancora, si esprime al massimo nel Tempio d’oro di Amritsar mentre il Cristianesimo, giunse in India nel XVI secolo,  con il gesuita spagnolo San Francesco Saverio. Pure in questo caso troverete in molti angoli chiese e feste a tema religioso. In pratica, qualunque sia la vostra tendenza religiosa, qui vi sentirete invadere della sua pienezza. E’ un posto molto strano da tale punto di vista, perchè ci si sente davvero più elevati, spiritualmente completi e molto felici di ciò che si ha: un vero e proprio regalo che dovrebbe accompagnarci tutti i giorni della nostra vita.

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