Sudan: consigli e curiosità su un luogo insolito

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Un viaggio insolito e questo è certo, per quei viaggiatori che sognano avventure e suggestioni e vogliono ritrovarsi lontano dalla folla e alla ricerca di paesaggi ancora selvaggi. Il Sudan è un luogo che offre diverse emozioni. Da queste parti, per esempio, si può fare snorkeling e immersioni nelle acque cristalline del Mar Rosso, se è il mare a mancarvi sin da subito. Non è ovviamente l’unica alternativa, in una terra davvero particolare.

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Tanto per cominciare, gli abitanti del Sudan sono tra i più ospitali di tutta l’Africa. Non sarà difficile per voi fare conoscenza ed essere ospitati o invitati a sorseggiare una tazza di chai, che è il locale tè speziato. Se vi trovate nella zona di Nuba, poi, imperdibile è certamente un incontro di lotta tradizionale. Questa è l’area dell’antica Nubia dove l’Africa bianca diventa nera e ai visitatori si mostra il più vasto paese africano. Se da un lato è stata spesso sconvolta da pesanti conflitti, dall’altro la storia e i paesaggi sono in grado di lasciare senza fiato anche chi è abituato a viaggiare. Ecco quali città e luoghi comprendere durante un viaggio di questo tipo:

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  • Khartoum: è la capitale ed è più sicura di quello che molti turisti pensano. In più è particolarmente bella e interessante da visitare. Si trova alla confluenza tra il Nilo Bianco e il Nilo Azzurro.
  • Port Sudan: buona parte dei tour nel Mar Rosso, partono da qui. A livello turistico è ben attrezzata, ma ovviamente è fin troppo caotica.
  • Città Reale di Meroe e Necropoli dei re: i ricordi riportano all’antica Nubia. Si notano almeno venti piramidi che emergono dalle dune arancioni del deserto. E’ possibile anche organizzare un itinerario alternativo e spostarsi sul cammello o accamparsi.
  • Omdumar: da vedere certamente per il suq e per il mercato dei cammelli.
  • Parco Nazionale di Dinder: l’escursione può durare anche tre giorni tra animali non comuni da leoni a licaoni, fino ad arrivare ai leopardi.
  • Jebel Barkal: era la zona dove passava il confine più meridionale dell’impero delle piramidi. Un tempo la città si chiamava Napata. E’ importante soprattutto a livello archeologico. Si possono dunque notare templi, necropoli e palazzi antichi.
  • Naga e Mussawarat: anche qui l’archeologia è un must. Si possono visitare tombe, moschee, dipinti e templi egizi.
  • Moschea di Khatmiyah: sorge al confine con l’Eritrea ed ha un profilo rossastro in perfetto contrasto con le montagne circostanti.

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Le temperature in Sudan, come si sa, possono essere comunque molto calde. Arrivano anche a cinquanta gradi. La vicinanza con l’Equatore si fa sentire e quindi mai si scende sotto i trenta gradi, nemmeno in mesi come gennaio. Da fine giugno ad inizio settembre, c’è la stagione delle piogge, mentre negli altri mesi il clima è secco. C’è da ricordare, comunque, che a livello politico nel 2011, le due Afriche, la bianca e la nera, si sono divise e in Sudan ci sono parti, come il Darfur, che sono tra le più tormentate di tutto il pianeta. Chi organizza un viaggio di questo tipo, deve sapere che andrà incontro a difficoltà anche per mancanza di infrastrutture di base. Spesso non ci sono luci o strade asfaltate, ma l’esperienza è sempre emozionante.

Photo Credit: Thinkstock

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