Siracusa, quattro passi nella Sicilia orientale

Un’isola nell’isola: si, perchè questa parte di Sicilia, che si trova nella sua zona orientale, è un piccolo mondo a parte di storia, cultura e tradizioni che chiunque supera lo stretto di Messina, dovrebbe almeno conoscere e dopo visitare. Tra i mille itinerari possibili, il percorso che più di tutti permette di respirarne la poesia e l’atmosfera fuori dal tempo, è forse quello che parte da Ortigia. Si tratta di un quartiere peninsulare della città, nonchè il suo centro storico. Vicino al Duomo, tra l’altro, si trovano molti bed anda breakfast dove si può pernottare spendendo dai 35 ai 55 euro a notte., con la prima colazione inclusa. La zona colpisce subito la vista, per i suoi palazzi tutti realizzati in pietra, con i tipici balconi in ferro battuto e le serrande in legno e, ancora, la poesia dei panni stesi al sole che si lasciano dondolare dal vento e i bambini che giocano all’interno dei cortili.

Sembra proprio che il caos e la vita troppo moderna, non abbiano ancora “investito” il posto che resta attaccato felice, al suo passato più vicino. Non mancano capitelli e iscrizioni antiche, che tradiscono le antiche origini del luogo e, nel frattempo, si possono gustare dolci tipici o qualche “pezzo di rosticceria” come pizzette o arancini che nella Trinacria non mancano mai. D’estate immancabile la granita di frutta in piazza Duomo, accompagnata da una fragrante brioche.

Chi si trova in zona e vuole soltanto trascorrere un week-end di relax senza correre alla ricerca dei mille percorsi archeologici o fra spiagge e panorami intensi, deve almeno visitare quattro punti della città peculiari e bellissimi:

  • il Tempio di Apollo: è databile all’inizio del VI secolo a. C e costituisce il tempio dorico più antico dell’isola, riscoperto negli anni Quaranta del secolo scorso.
  • Palazzo del Senato: è stato progettato dall’architetto Giovanni Vermexio tra il 1629 e il 1633.
  • il Duomo: è la chiesa principale e si trova nella parte più elevata dell’isola di Ortigia.
  • Fonte Arethusa: famosissima in tutta la Sicilia è anche detta Occhio della Zilica.

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