Safari, come vestirsi e quale attrezzatura portare

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Dedicare una vacanza ad un safari è un desiderio comune a molti e, anno dopo anno, sono sempre di più coloro che decidono di “aprire ” il cassetto dei sogni e realizzare un progetto che, con un minimo di organizzazione, non ha più cifre esorbitanti. Il bisogno di ritrovarsi a contatto con la natura, di visitare i pochi polmoni di flora e fauna semi incontaminati della terra, il brivido di sentire quel “mal d’Africa” che sembra non risparmiare nessuno, sono tutti ottimi motivi per iniziare a risparmiare, sin dai primi mesi dell’autunno. In linea di massima, comunque, chi deve preparare un viaggio di questo tipo deve portarsi dietro degli abiti adatti ed una attrezzatura video e fotografica indicata  per l’occasione, per non perdersi lo spettacolo che gli animali in libertà possono offrire.

L’abbigliamento ideale è comodo, leggero e naturale ed i colori da preferire sono molto chiari, come il bianco o la tonalità sabbia, in modo da allontanare pure eventuali insetti, mosche tse-tse o zanzare, portatrici queste ultime dell’ancora temibile malaria. L’unico inconveniente, come è facile capire, è che si sporcano più facilmente, di un meno impegnativo nero o rosso ad esempio. Tuttavia i colori sgargianti,  per la presenza di animali anche aggressivi, sono da evitare, in particolare se si decide di effettuare dei lunghi percorsi a piedi e non soltanto in jeep. La quantità di cambi, dipende dalla lunghezza e dal tipo di safari: chi soggiorna in lodge esclusivi, chiaramente, vivrà in un lusso maggiore e, quindi, potrà portarsi solo un paio di magliette e altrettanti pantaloni, rispetto a chi si trova in un semplice campo tendato, dove non esiste neppure il servizio lavanderia.Indispensabile un maglioncino ed una giacca antivento per la sera o per le zone a grandi altitudini, oltre che dei comodi scarponcini.

Per fotografare quante più specie possibile, i game drive diurni sono i migliori, quando molti animali sono stanchi dalla caccia notturna e hanno meno energia ed, inoltre, il fuoristrada funge sia da nascondiglio per non farli scappare, che come ottima base d’appoggio per la realizzazione di immagini non sfuocate. Una macchina reflex è più indicata magari con un teleobiettivo minimo di 200 mm. Mai dimenticare il binocolo, preferibilmente nei modelli 10×50 per avere un campo visivo maggiore.

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