Racconti di viaggio: a vele spiegate verso Taha’a

Dovevamo svegliarci alle otto questa mattina e, invece, eccoci qua già in piedi alle sette, dato che la cabina molto graziosa della barca sulla quale ci troviamo si illumina praticamente all’alba. E poi siamo felici perché una nuova avventura ci aspetta. Martine e Claude, del resto, hanno già iniziato con i preparativi per la nostra partenza alla volta di Taha’a. Il viaggio dura quattro ore e si tratta di un vero inferno perché il mare è mosso e nonostante io e mio marito non abbiamo grossi problemi, di solito, siamo costretti a lasciarci consigliare per l’assunzione di una pastiglia che, poi, ci darà sonnolenza per molto tempo. Le acque blu di Taha’a però ripagano dalle precedenti fatiche e ci concediamo un bagno ristoratore. Dopo un sonno profondo dato dall’effetto del farmaco, riprendiamo a spostarci verso un altro motu vicino dove rinfrescarci e trascorrere la notte. A proposito, ci troviamo in Polinesia Francese, in coppia e stiamo realizzando il nostro sogno di vedere uno dei luoghi più belli del globo. Nessuna aspettativa disillusa, i colori sembrano davvero rubati alla tela di un pittore. Abbiamo speso al meglio i nostri soldi.

tahaa

Purtroppo il tempo comincia ad annuvolarsi e neppure tanto lentamento e con il gommone di Claude arriviamo fino al reef a vedere i coralli, ma riusciamo a bagnarci solo le gambe. Ci spiega come alcune zone dell’isola siano interessate da flora e fauna fossile ormai; sulla terraferma invece si trovano i resti di un bar, granchi enormi e ci fa vedere come si apre un cocco, dopo aver tolto il rivestimento esterno. Molti sono quelli caduti per terra non sono più buoni, anche perché il vento da queste parti, evidentemente, colpisce in modo violento. Soprattutto in certi periodi dell’anno e in determinate circostanze. Fa davvero paura. La forza della natura riesce a distruggere molte costruzioni, rendendo un vero campo di battaglia anche un paesaggio splendido.

polinesia

Torniamo in barca perché è già pomeriggio inoltrato e qui fa buio presto e, poi, domani ci aspetta una escursione davvero particolare. La cena, come al solito, è fantastica ma noi stiamo iniziando ad ingrassare troppo. Qui si vive bene e, a parte Martine ci fa iniziare con un aperitivo leggero, giusto per non farci mancare nulla, prima di servirci pure il cocco che abbiamo raccolto. Non dimentica di farci provare la sua fantastica torta salata alle olive, con prosciutto e formaggio. Per concludere, prima della frutta, ecco il tortino di semolino con carote e peperoni con salsa al curry. Pancia piena sarebbe ora di dormire, perché qui in Polinesia non si va certo a nanna tardi, eppure è sempre bello oltre che romantico guardare le stelle e sognare esprimendo i desideri. Perché possiamo avere mille anni, ma non siamo mai troppo cresciuti per credere che qualcosa di meraviglioso possa accaderci. Ci si sente pieni d’amore da queste parti, fortunati perché si è raggiunto un angolo di paradiso, speranzosi perché domani può accadere tutto, anche di essere veramente e completamente felici. E allora spunta timido un grande sorriso.

 

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