Passeggiate nella neve a Merano 2000, trekking in montagna e ciaspolate

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Se la primavera, ormai prossima ad arrivare, regala spruzzi di colore equamente distribuiti tra fiori, orizzonte e cielo, è ancora tempo a Merano di concedersi un tour tra neve e paesaggi di montagna. A patto che si tratti di un giro dalla filosofia slow, senza fretta da turista mordi e fuggi.  La città, conosciuta per le sue terme ma non solo, del resto, ha una lunga tradizione legata al benessere, in tutte le sue forme. Dalle passeggiate, al trekking, agli sport sulla neve candida.

Una buona idea può essere quella di raggiungere Merano 2000 per sciare o regalarsi, come ho fatto pure io, un tragitto con le ciaspole, faticoso ma estremamente divertente. Un passatempo che magari fa sorridere i più sportivi, ma per una siciliana che certi paesaggi li vede più spesso in cartolina, questo è già un ottimo inizio. Qui una volta al mese, tra l’altro, chi vuole può provare una sciata al buio o scendere a valle direttamente con lo slittino, allenandosi tra curve e strati di ghiaccio, quasi mai pericolosi.

Altro itinerario da tenere in considerazione riguarda la passeggiata Tappeiner.Il suo nome è legato strettamente all’omonimo medico (Franz) che era anche un noto ricercatore della Val Venosta. Amante del turismo e, ovviamente, attento alla salute dei pazienti, credeva che il movimento e l’aria fuori dal centro abitato, potessero aiutare moltissimo chi non soffriva di serie patologie. Sia a livello fisico che psicologico. In questo modo ne promosse l’esistenza creando un sentiero lungo 4 km con varie possibilità di accesso da Merano. Si può andare, infatti, dalle spalle del Duomo, da via Galilei, dalla salita Silvana in via Verdi, da Castel S.Zeno e dalle passeggiate. Durante le belle giornate, gli esperti possono notare una serie di piante mediterranee di un certo valore oltre che bellezza. Ci sono, ad esempio, le querce da sughero, gli alberi di eucalipto, i pini marittimi, le agavi e gli ulivi e, ancora, palme, bambù e cactus. Questo senza dimenticare il giardino delle piante aromatiche.

Nel mio caso, il percorso l’ho provato accompagnata da una personal trainer, l’adrenalinica Evi Kerschbaumer. Direttamente dallo spiazzale delle terme ci siamo incamminati salendo fino a Tirolo, dopo aver superato il fiume Passirio e aver raggiunto il parco Burglehen. Sono stata almeno tre volte a Merano e, nonostante l’aria gelida dell’inverno, vanta cieli di un azzurro incredibile e un verde acceso dipinto quasi da un immaginario pittore. Va da sé che i panorami sono davvero mozzafiato e carichi di gradazioni cromatiche particolari, se a questi colori si aggiunge anche il bianco del ghiaccio e le sfumature del corso d’acqua. Il sentiero da attraversare è tutto panoramico e si tratta del “Kruezweg”, dove molti cittadini si concedono un giro magari per allentare la tensione di una giornata lavorativa.

Tra le esperienze più divertenti, nel mio caso, c’è stata la ciaspolata con tanto di training autogeno che, a richiesta, si può praticare con una guida. Un modo alternativo per entrare meglio in comunione con la natura circostante. Io ho scelto  Thommy Schoepf, responsabile della Scuola Sci di Merano 2000.

 

 

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