Olanda: Groninga e Utrecht, le città bike-friendly

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Ti piace andare in bicicletta? Allora saprai certamente che l’Olanda è uno dei Paesi al mondo migliori dove rilassarsi tra pedalate e paesaggi. Le piste ciclabili coprono buona parte della superficie e in tal senso, una delle destinazioni più indicate è certamente Groninga. Da queste parti almeno la metà degli spostamenti avvengono sulle due ruote, cifra che arriva al sessanta per cento in città. Ci sono ben 190mila abitanti che utilizzano questo mezzo fino a dieci volte a settimana. Per salvaguardare la qualità dell’aria, tra l’altro, quasi quaranta anni fa la sua zona centrale è stata divisa in quattro quadranti con il divieto di passare da uno all’altro in automobile. Per chi deve usare le quattro ruote la soluzione è giungere all’esterno del perimetro in questione.

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Questo significa che spostarsi in bici è, ovviamente, più comodo e immediato con il risultato che l’inquinamento con il tempo è diventato quasi inesistente. Se all’inizio i negozianti temevano che gli affari sarebbero calati a picco, negli anni sono stati investiti dal comune circa quaranta milioni di euro e sono state realizzate molte piste ciclabili. Quelle esistenti, poi, sono state ristrutturate. Sono in corso progetti per la continua costruzione di parcheggi per le biciclette, a partire da quello della stazione con cinquemila posti. Quest’ultimo è gratuito e sorvegliato 24 ore su 24. Questo ha reso Groninga la città a misura di ciclista per eccellenza.

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Utrecht segue a ruota Groninga e il Tour de France, nel 2015, partirà proprio da qui. E’ in zona, del resto, che si trova la pista ciclabile più antica d’Olanda. Il transito alle biciclette della strada pedonale sulla Maliebaan locale, è stato aperto nel 1885. All’inizio era fruibile la domenica pomeriggio, poi si è trasformato una vera pista ciclabile. Da un anno esiste qui la prima fermata per un passaggio in bicicletta. Chi solleva il pollice, insomma, può chiedere di essere accompagnato da un ciclista e presto il sistema potrebbe essere installato pure altrove in città. Da non dimenticare, poi, la presenza delle Traffic Barbies. Visto che i ciclisti spesso dimenticano di indicare la direzione in cui andranno, ai semafori sono state sistemare delle Barbie che ricordano lo scopo, anche se molte sono state nelle settimane rubate. Per chi vuole parcheggiarle, invece, vicino alla Stazione Centrale sono stati realizzati dei parcheggi coperti che serviranno per 12.500 posti. Diventerà il parcheggio di bici più grandi del mondo.

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Utrecht che ho visitato e trovo deliziosa, è destinata prossimamente a far parlare di sé, anche per una serie di progetti in fase di ideazione. Uno su tutti è quello dei semafori intelligenti, con riduzione di attesa da 35 a 21 secondi. Se per ogni abitante, in media, ci sono fino a tre biciclette, non è diverso per i turisti che restano affascinati da questo microcosmo dove le auto hanno spazio ridotto. Bisogna fare attenzione ad ogni angolo dove sfrecciano a velocità e piano piano decidere di provare questo comodo e salutare mezzo per gli spostamenti. Proprio a Utrecht, del resto, saranno messi a disposizione ben 33mila nuovi parcheggi per bici e due terzi si troveranno proprio fuori dalla stazione ferroviaria.

 

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