Le leggende, secondo voi, hanno un fondo di verità? E’ probabile che non sia sempre così ma certo è bello pensare che esiste un mondo lontano da problemi e stress dove nulla è avvenuto per caso e ogni cosa ha seguito un suo naturale corso per essere fruibile dagli uomini. Lo stesso vale più o meno per il Sole che, secondo una antica credenza degli abitanti dell’Oceania non avrebbe nulla a che fare con complicate teorie scientifiche o religiose. Ecco come nacque la stella più vicina alla Terra:
La leggenda del sole
Nei tempi dei tempi il sole non esisteva. In cielo splendevano soltanto la luna e le stelle.
Ora avvenne che un giorno l’emù e la gru, facendo una passeggiata, cominciarono a litigare, tanto che la gru infuriata, corse verso il nido dell’emù, afferrò una delle grossa uova e la scagliò con tutta la sua forza verso il cielo.
Lassù l’uovo cadde sopra una catasta di legna e si ruppe. Il tuorlo giallo colò sul legno e lo accese, cosicché tutto il mondo fu rischiarato da una luce viva, fra lo stupore generale.
In cielo dimorava uno spirito buono; vide quale aspetto magnifico aveva il mondo illuminato da quella luce radiosa e pensò che sarebbe stato bello accendere ogni giorno un fuoco simile.
Così ogni notte, con l’aiuto dei suoi servi, radunò una gran quantità di legna. Quando il mucchio era quasi pronto mandava fuori la stella del mattino per avvertire la gente sulla terra che presto sarebbe stato acceso il fuoco.
Tuttavia non tardò ad accorgersi che quel segnale non bastava, perché la gente che dormiva non lo scorgeva. Pensò che occorreva qualche strepito per annunciare l’arrivo del sole e destare i dormienti, ma non sapeva a chi affidare il delicato incarico.
Una sera, udendo echeggiare la risata del gallo esclamò: “Ho trovato!”
Chiamò il gallo e gli spiegò ogni cosa. Da allora, ogni alba, allo scolorirsi della stella del mattino e allo spuntare del nuovo giorno, il gallo ride per destare i dormienti prima che si alzi il sole.
Se i gallo non ride, lo spirito non accende più il fuoco e la terra ritorna nel buio.