Messico: il Paese del sombrero

uomini-col-sombreroSpeedy Gonzales, “il topo più veloce del Messico”, é un roditore di estrema velocità nel correre. Con un grosso sombrero giallo, una camicia bianca e pantaloni, fugge da una parte all’altra urlando: “Andale andale! Ariba ariba! E ascoltando il suo accento spagnolo, viene sicuramente il brioso desiderio di partire per il Paese del sombrero. 10.000 km di coste, splendide spiagge bagnate da limpidi mari, oltre 50 dialetti amerindi parlati.

Nella zona centrale del paese gli amanti del mare trovano l’ampia Baia de Banderas. Altra meta importante é Acapulco, situata un po’ più a sud nello stato di Guerrero: spiagge e occasioni di divertimento. Per chi ama invece la tranquillità si può scegliere Ixtapa.

Siete curiosi di vedere gli uomini col caratteristico cappello messicano? Il sombrero è caratterizzato da un bordo molto largo per proteggersi dal sole. La parola deriva dallo spagnolo sombra che significa ombra. Città del Messico è il principale centro politico, amministrativo, economico e industriale del paese. In Messico pagherete in peso e Città del Messico è piuttosto economica per noi italiani.

Molti però parlano in questa città di un tasso di criminalità alto. Traffico caotico e in alcune zone aria malsana. Ma Città del Messico ha anche tanto di bello da vedere. Sulla parte nord potrete visitare la Catedral Metropolitana, la prima cattedrale della Nuova Spagna con i due campanili che dominano la facciata barocca. A ovest i murales di Diego Rivera con le immagini della storia del Messico e che con il murale “Sogno di una domenica pomeriggio nella Alameda” vi lascerà sognare. Ancora ecco il Tempio Mayor e la Casa de los Azulejos, per finire al Palacio de Belles Artes dove forme art nouveau estasiano i nostri occhi.

Per andare in Messico è indispensabile la “tessera turistica”, che si può richiedere presso il Consolato generale messicano e le agenzie di viaggio.

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