Hotel a Las Vegas

Las Vegas appare come una sorta di miraggio, totalmente diverso dal resto del paesaggio, nel mezzo del deserto del Nevada.Diverte e intriga per le sue mille luci colorare e offre anche grandissimi centri commerciali e musei. Poco distante da qui, poi, si apre uno scenario incredibile, fatto di canyon, montagne, deserto e parchi. E’ molto celebre per il gioco d’azzardo che attira ancora più turismo intorno all’area, ma soprattutto per le wedding chapel, dove è possibile sposarsi in gran fretta, senza che però le cerimonie abbiano valore legale in Italia. In una sorta di veduta di insieme, ecco cosa offre Las Vegas, soprattutto nella sua parte centrale costituita dal Las Vegas Boulevard. Si tratta di un viale scintillante di luci al neon detto “the Strip” la striscia. Nella parte più a sud, ecco una serie di lussuosi e particolarissimi alberghi a tema, se non da provare almeno da vedere e fotografare:

  • Luxor: il tema dell’hotel riguarda una copia della tomba di Tutankhamon nel King Tut Museum.
  • Excalibur: ha torrette kitsch in stile medievale inglese.
  • New York New York: riproduce la Statua della Libertà in buona parte della facciata. Non vi mancano altri celebri edifici come l’Empire State Building.
  • Tropicana: con un casinò che venne ricostruito alla fine degli anni Settanta, con soffitti in vetro e lampade in stile liberty.
  • Mandalay Bay: ha l’interno con  palme e bambù, in stile tropicale.
  • Flamingo: uno dei simboli dello Strip è proprio costituito dalla piuma al neon rosa e arancione della facciata. Il gangster di New York che lo fondò nel 1946, fu ucciso l’anno dopo dai suoi soci in affari.
  • Imperial Palace:con una pagoda centrale a tema orientale e una famosa collezione d’auto aperta al pubblico.
  • Caesars Palace: le sue sale sono ornante da copie di statue romane ed è uno degli hotel più lussuosi e vecchi dell’area.
  • Bellagio: ha una hall di fiori di vetro.
  • Paris: con una copia della Tour Eiffel, grande la metà dell’originale.
  • Monte Carlo: carico di archi e colonnati corinzi.

Fonte: Guida Usa. Si ringrazia la casa editrice Mondadori

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