Giro del mondo alla ricerca degli ultimi paradisi

Da tanti anni ormai gli scienziati continuano ad annunciare la possibile scomparsa, improvvisa o ben più lenta, degli ultimi paradisi presenti sulla Terra. Sembra quasi una fastidiosa minaccia e, inevitabilmente, ci si chiede quanto c’è di vero e quanto potremmo assistere ad una eventualità di tale tipo. Un problema che al momento non fa altro che incrementare il turismo, ma il rischio è reale a partire dalle temperature che si innalzano, i ghiacciai che si sciolgono e le condizioni climatiche in continuo cambiamento. Persino luoghi ancora quasi incontaminati come le Maldive fra qualche secolo potrebbero restare un ricordo o, addirittura, l’Isola di Pasqua potrebbe finire sott’acqua fra centinaia di anni e l’elenco potrebbe ancora essere lungo. Ecco perché sarebbe davvero suggestivo organizzare uno o più viaggi, alla ricerca di questi angoli di mondo che attualmente fanno sognare per la loro bellezza. Non solo mete tropicali, ma anche lande desolate e comunque sempre posti spettacolari e praticamente unici.  Il 2012, per fortuna, non ha portato a cambiamenti di natura apocalittica, allora meglio preparare il proprio zaino e cercare un volo il più economico possibile. Vediamo quali sono le aree in pericolo:

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  • Australia del sud: il rischio è che sia interessata, anno dopo anno, da un consistente fenomeno di desertificazione e in un periodo di tempo relativamente breve potrebbe non esistere più almeno nella forma attuale. Visto che il Paese, seppure lontanissimo da noi, resta affascinante e carico di suggestioni, potrebbe essere splendido avere la possibilità di scoprirlo.
  • Il Bangladesh, invece, potrebbe subire delle catastrofiche inondazioni data la presenza di fiumi perennemente al limite della loro portata. Del resto non è raro sentire anche adesso di eventi dannosi e rischiosi per tutta la popolazione.
  • la Barriera Corallina continua a diminuire perché l’acqua degli oceani sta diventando più calda e inquinata, rovinando il suo delicato equilibrio. Un problema questo che sta interessando, in verità, buona parte del mondo.
  • il Deserto del Sahara sembra aumentare di 800 metri di sabbia all’anno in più e presto potrebbe diventare quanto tutta l’Africa del Nord, inghiottendo terre e perdendo la sua particolarità. Un fenomeno preoccupante anche se potrebbe sembrare quasi affascinante.
  • Glacier National Park nel Montana: vicino al Canada, un tempo c’erano oltre 150 ghiacciai, che si sono ridotti a non più di 27. Tutti dovrebbero sparire entro il 2030. In questo caso l’allarme degli esperti è continuo e ne sentiamo parlare in continuazione. Ecco perché dovrebbero essere messe a punto delle tecniche per tentare di arginare il problema e ritardarlo se non limitarlo.
  • gli atolli delle Maldive: trovandosi con il più basso livello sul mare rischiano di essere sommersi se il livello delle acque continuerà a salire. Un peccato vero, visto che sappiamo di quale paradiso stiamo parlando.
  • i ghiacciai della Patagonia: sono destinati a sciogliersi del tutto in pochi anni. Meglio vederli fin quando ci sono ancora, in tutto il loro incredibile spettacolo.
  • la tundra del nord dell’Alaska, verrà spazzata via dai cambiamenti climatici in atto.
  • Venezia: un giorno, per fortuna lontano, potrebbe restare solo un ricordo per via dell’acqua alta. Anche questa, una tragedia da evitare.

Alaska

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