Turisti vegetariani: mangiare “verde” in vacanza

Chi è vegetariano, oggi, non ha alcun problema ad integrare le sostanze nutritive indispensabili per il proprio organismo e ad organizzare la propria dieta a casa e in città. Si tratta di una abitudine, meglio di uno stile di vita ormai comune e apprezzato da buona parte della popolazione mondiale. Diverso è il discorso, quando si decide di uscire. Almeno a livello logistico. Qualche disagio, infatti, potrebbe venire a crearsi quando si decide di partire, perché davvero complesso essere in grado di mantenere le proprie abitudini alimentari, in particolare se si opta per il ristorante. Il contesto in vacanza può cambiare quotidianamente, ma non è detto che possa essere così complesso conciliare le cose. La destinazione che sceglierete, in questo senso, sarà fondamentale per la buona o cattiva riuscita del vostro proposito di nutrirvi correttamente, seguendo un diverso stile di vita.

Ciò non significa che bisogna scoraggiarsi ed evitare di allontanarsi dal porto sicuro della propria casa, pur di non modificare la propria dieta e le proprie ideologie. Peggio ancora sarebbe cercare di modificarle ad hoc. Basta, invece, seguire qualche piccolo trucco e tutto filerà liscio.

Preferite magari gli appartamenti dove potete cucinare voi ed essere sicuri del contenuto del pasto e cercate intorno supermercati o punti vendita con prodotti genuini e freschi. In parecchi resort o B&B in giro per l’Europa, poi, è previsto un menù apposito per i vegetariani, ma non è una regola. In caso contrario, spiegate bene che “non mangio carne” non significa che potranno servirvi delle verdure, ma poi condirle con il bacon o con un brodo a base animale come in molti ristoranti intendono.

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Se avete in mano un biglietto per la Scandinavia, ad esempio, ricordatevi che fuori dalle grandi aree metropolitane non avrete una grande offerta vegetariana, ma negli altri posti potrete optare per paste e pizza. Moltissimi, ormai, i locali che servono le insalate e, in questo, l’Europa meridionale vanta coltivazioni eccellenti. Se il volo è lungo, iniziate scegliendo un pasto che non contenga carne già all’atto della prenotazione e ricordatevi di confermarlo al check-in. Se saltate questo passaggio, è consigliabile richiederlo almeno 48 ore prima della partenza, per evitare che alla vostra richiesta dell’ultimo minuto vi venga risposto con un no. Riguardo a treni, traghetti e pullman, è sempre meglio acquistare personalmente il pasto da consumare  bordo. In più risparmierete e anche parecchio, quindi farete felici il vostro gusto e il portafoglio. Il discorso, ovviamente, è lo stesso per i vegani.

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Prepararsi alla partenza si può pure su internet. Appuntare una serie di indirizzi utili, potrebbe rappresentare intanto una buona idea. Oggi esistono pure dei siti fatti proprio per chi ha delle esigenze particolari nel cibo. Quello dell’International Vegetarian Union, ad esempio, è perfetto per chi cerca non solo ristoranti, ma pure alberghi veggie-friendly.

Complesso può essere, inoltre, viaggiare in altri continenti, specialmente se non si conosce la lingua. In questo caso, meglio imparare almeno qualche frase da dire nei locali proprio per le esigenze culinarie, ma niente paura non è nulla di complesso. Sarà anzi una occasione per scoprire nuovi idiomi.

 

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