Alla scoperta dei Parchi siciliani

Non si finirebbe mai di scoprire la Sicilia, con i suoi tanti paesaggi differenti, con il suo mare, l’entroterra, le zone vulcaniche e le piccole isole intorno, ma un occhio di riguardo lo meritano pure i Parchi, all’interno dei quali si trovano spesso esemplari da fauna e flora, assolutamente più unici che rari. Pernottando, di volta in volta, in qualche Bed & Breakfast e cercando di ridurre al minimo le spese, si può trascorrere una settimana diversa, concedendosi di staccare la spina dal proprio quotidiano e di immergersi in un rilassante paesaggio naturale.

Immancabili fra le perle di interesse naturale, ci sono:

  • Parco regionale dei Nebrodi,  che fa parte dell’Appennino siculo e va nello specifico dalle province di Messina a Catania. La zona più alta, ben 1847 metri, però, si trova sul Monte Soro.
  • Santo Stefano di Camastra, si trova all’estremo orientale del parco ed è molto noto anche fuori dai confini siciliani, per via della produzione di pregevole ceramica, esportata in tutto il mondo.
  • Parco regionale dell’Etna: dal 1987 è un’area protetta e al centro vi si trova il vulcano. Alla falde la vegetazione è costituita principalmente dai vigneti di Nerello, ma più in alto si va e più ogni forma di verde, chiaramente, sparisce. Questo per via del calore lavico.
  • Monti Sartorius, sono dedicati al vulcano omonimo dal nome esatto di Sartorius von Waltershausen. Sono sorti nel 1865 dopo una violenta eruzione.
  • Gole dell’Alcantara, amatissime dai turisti e con l’acqua gelida ma rinfrancante. Sono alte fino a 225 metri e formano un canyon naturale, con pareti create da lava basaltica.
  • Parco fluviale dell’Alcantara, è stato istituito nel 1991 ed è formato da laghetti e cascate di acqua molto fredda.
  • Randazzo, ha una chiara origine medievale e si trova sull’ultima parte lavica di una colata risalente alla preistoria. Le acque dell’Alcantara, nel tempo, hanno provveduto ad una sottile erosione.

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