Algeria: i luoghi consigliati e le città sconsigliate

Algeria

In Algeria sono stata due anni fa contro il parere di moltissimi colleghi e amici. Non me ne sono pentita, però è vero che in alcune aree bisogna fare attenzione. Se Algeri è la città bianca, in grado di assumere incredibili sfumature nelle giornate di sole, ci sono città meno note che ho avuto la fortuna di vedere, come El Oued. Quest’ultima si trova in un’oasi creata da un fiume sotterrato. E’ detta la zona dalle mille cupole e tra mosaici e case bianche vicino al deserto, è davvero affascinante.

Algeria: i pro e i contro di una vacanza particolare

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Quello che ho visto in Algeria mi è bastato per dire che è un luogo che un buon viaggiatore dovrebbe visitare. Tradizioni, sfumature e paesaggi sono emozionanti. Tra le culture più affascinanti c’è quella dei berberi che vivono una esistenza ricca di cerimonie e musiche. Per chi si spinge fino a Biskra, poi, sicuramente è una esperienza rilassante quanto bella da vivere, quella dell’immersione nelle acque calde solforose dell’Hammam el Salihine. La città termale è molto antica e non troppo conosciuta.

Un’altra esperienza particolare in Algeria, è quella di affittare un fuoristrada con una guida e perdersi tra le dune del Tradart, anche se poi bisogna sempre valutare il periodo. A maggio, quando sono stata io, queste aree per esempio erano troppo calde, per rendere piacevole un itinerario. Se poi siete in cerca di una settimana bianca, potete scegliere l’Atlante, meglio ancora gli Atlanti, quello di Tell e il Piccolo. Quando le temperature sono meno alte, si può optare dunque pure per una battuta di trekking nel deserto. L’Algeria è meno frequentata rispetto agli altri Paesi del Nord Africa e questo rende ogni esperienza meno convenzionale e più speciale.

resti romani in Algeria

Per chi, ancora, non vuole rinunciare a colori e sapori dei centri abitati e dei mercati, ovviamente, la prima destinazione non può non essere la casbah di Algeri, anche se personalmente consiglierei pure la sperduta Tlemcen con il suo mercato di tappeti e ceramiche e una cultura berbera e islamica, spagnola e francese. In tema di souvenir, comunque, ottime terracotte si possono comprare a El Kantara, dove i ricordini sono tra i più belli di tutto il Paese.

Attenzione, invece, alle regioni confinanti con Mali, Niger, Libia e Mauritania. Ci sono aree dove ancora sono sconsigliati gli spostamenti in auto, anche perché potrebbero essere presenti le mine anti-uomo. Le strade in Algeria, in generale, non sempre sono agevoli, ma questo non deve essere per forza un elemento negativo. Può anzi far parte del fascino del viaggio. Attenzione alle buche profonde che potrebbero crearvi problemi con le auto, se uscite fuori dai classici percorsi.

deserto

Altra nota negativa sono i fenomeni meteorologici, che tendono ad essere assolutamente improvvisi. Come è capitato a me a El Oued, potrebbero arrivare delle tempeste di sabbia e impedirvi addirittura di partire. La loro durata è variabile. Per concludere, impossibile negare che qualche volta accadano atti di terrorismo e che ci siano dei contrabbandieri che transitano per il deserto. Questo però, ci tengo a specificarlo, non mi ha impedito di andare, di non avere alcuna esperienza negativa e di tornare con una bellissima esperienza di viaggio in più.

Photo Credit: Thinkstock

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