Sebbene l’Havana sia il posto sicuramente più conosciuto di Cuba non è di certo l’unico in cui trascorrere una vacanza in quelle zone. Ve ne sono altri, molto belli, infatti, in cui troverete accoglienti strutture turistiche e in cui potrete ugualmente immergervi nel meglio della natura e del paesaggio. La seconda più grande città dell’isola di Cuba è ad esempio Santiago, Santiago de Cuba, che ha perfettamente conservato il suo impianto tradizionale e per questo risulta ancora più attraente dal punto di vista turistico.
Giorno: 14 Aprile 2014
Dove mangiare e bere a Santiago de Cuba
Se vi trovare a Santiago de Cuba, vi trovate nella seconda città più grande di tutta l’isola caraibica, un posto ancora molto caratteristico, in cui potrete apprendere numerose abitudini locali. A Cuba, infatti, può essere molto economico anche bere e mangiare quando si è in vacanza, purché si sappia dove andare.
Studiare all’estero: studiare in Irlanda
L’Irlanda è un’isola bizzarra.
Quassù, ai confini del mondo, il cielo è imprevedibile ma mai scontroso, il vento insistente ma mai scorbutico. Nel giro di un’ora puoi sperimentare tutte le alternative possibili conosciute dalla meterologia. La gente non usa l’ombrello quando piove eppure i cavalli, nelle immense campagne verde e arancio, indossano degli eleganti impermeabili. E’ un luogo fatto di contraddizione e armonia, in cui gli stranieri sono “more Irish than Irish” (“più irlandesi degli Irlandesi”), i centri commerciali sono più storici dei castelli, le librerie sono più affollate delle chiese e le notti sono più luminose delle giornate, tra pub e concerti.
Percorrendola da est ad ovest ciò che ho visto è stata una terra fresca e ricca d’acqua, un’isola aperta ed ottimista abitata da un popolo solare e laborioso, fatto di centinaia di migliaia di “New Irish” da tutti i continenti, di tutti i colori, accenti e sogni nel cassetto. Un Paese che ha fatto delle sue inusuali peculiarità il suo punto forte, il nucleo della sua identità. E come ogni grande isola che custodisce con tenacia e testardaggine le proprie radici, riflette molto su se stessa e sul concetto di Irishness, su cosa significhi oggi essere Irlandesi.
Non significa identificarsi con il vecchio leipreachán (letteralmente “spiritello”), il folletto tipico della tradizione, con l’abito verde e i capelli arancioni; non significa credere nel potere magico del trifoglio che porta fortuna a chi lo raccoglie, né suonare l’arpa celtica come passatempo preferito. Significa preoccuparsi per il vicino e sorridere ad uno sconosciuto per la strada; temere per la sorte di un fairy tree, di un “albero fatato”, e non abbatterlo per accorciare un tratto di strada; significa avere un profondo rispetto per la natura e trarne ricchezza attraverso il turismo culturale che la valorizza anzichè minacciarla, come dimostra l’eccellenza del museo Visitor Centre delle Cliffs of Moher, la bellezza selvaggia dei parchi di Connemara e della valle di Lough Nafooey.
Ginevra, cosa vedere
Ginevra è praticamente la città più internazionale del mondo soprattutto per la presenza di moltissimi eventi di respiro mondiale, tuttavia sembra poco vitale e nons omiglia nemmeno lontanamente a metropoli come New York o Londra. Il 38 per cento della popolazione non è di origini svizzere e sorge in una posizione privilegiata. Si è infatti, sviluppata intorno al punto in cui il Rodano esce dal Lago di Ginevra e racchiusa tra la catena del Giura e le prime cime delle Alpi della Savonia. E’ considerato il luogo degli affari per eccellenza e tutto funziona alla perfezione. La città vecchia sulla collina centrale è suggestiva anche se vanta la presenza di mura alte e grigia. Il centro di tutto è costituito dalla Cattedrale di St.-Pierre circondata da importanti musei. Ma cosa non perdersi, appena giunti in questa parte di Svizzera?
Una foto alle Torc Waterfall Irlanda
Abbiamo già iniziato a raccontarvi del viaggio della nostra lettrice Giusy Vaccaro in Irlanda e ora concludiamo il suo giro tra lussureggianti foreste e splendidi corsi d’acqua:
Concerto di Pasqua 2014 a Ravello
Il 19 aprile si apre ufficialmente il pre-festival di Ravello con il Concerto di Pasqua 2014, un evento organizzato nello splendido comune campano e, precisamente, all’interno dell’Auditorium Oscar Niemeyer. La kermesse estiva annuale comincia dunque nel nome della musica e unisce con un filo sottile Italia e Israele. Sarà presente, infatti, l’Orchestra dei Giovani Europei ed alcuni elementi della Jerusalem Academy of music, particolarmente prestigiosa. Una collaborazione tra i due Paesi che, a quanto pare, è destinata a continuare.
I prodotti tipici di San Marino
E’ un piccolo gioiello San Marino, dove non mancano tra l’altro tradizioni culinarie e prodotti tipici in grado di rifletterne al meglio l’unicità. Il territorio è noto, dunque, pure per la produzione della classica piada ma non meno noti sono i primi piatti. Graditissimi da cittadini e turisti sono, in particolare, passatelli e strozzapreti, preparati con acqua e farina e conditi con sugo di carne.
Quando visitare Zanzibar
Zanzibar è uno di quei luoghi al mondo dove regna il tipico clima tropicale, caldo e umido per gran parte dell’anno. Due sono le stagioni delle precipitazioni, inoltre: le “lunghe” piogge masika, periodo ribattezzato da qualche albergatore come “stagione verde” riguardai mesi che vanno da marzo a maggio, con la massima intensità a partire da aprile e le piogge brevi “mvuli”, meno forti tra ottobre e inizio dicembre. Al loro termine, inizia sempre un vento burrascoso. Per tutto il resto dell’anno, invece, il clima caldo e asciutto, vanta temperature in costante aumento, soprattutto intorno a luglio. Evitate come periodo di viaggio quello in cui è previsto il Ramadan e informatevi sulle date, di anno in anno, perchè quasi tutti i ristoranti di giorno sono chiusi e l’atmosfera non è particolarmente allegra, soprattutto a Stone Town.
Tour in Irlanda: visita al Killarney National Park
Abbiamo già intrapreso uno splendido tour in Irlanda in compagnia di una delle nostre più assidue fan. Ora proseguiamo con Giusy Vaccaro alla scoperta di questo splendido Paese:
Zanzibar, cosa vedere
Tanzania terra di safari, di tramonti infuocati e di spiagge incantevoli: un luogo ideale dove scappare quando si decide di staccare la spina e di allontanarsi per qualche settimana dalla stressante vita quotidiana e lavorativa. Molto probabilmente, non appena giunti alla meta, il “Mal d’Africa”, cioè quel fortissimo bisogno di ritornare in un continente vario e meraviglioso, comincerà ad insinuarsi in voi e allora sarete pronti a godervi una vacanza che si preannuncia indimenticabile.Tra parchi naturali, sabbie bianche e milioni di specie di animali, ci sono almeno sette zone che bisognerebbe vedere, per poter dire di conoscere bene la Tanzania sotto ogni aspetto.