Viaggio avventura: perché e come organizzarlo?

 

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Si può ancora oggi organizzare un viaggio avventura, anche se di fronte a tutti i comfort moderni che troverete lungo il cammino, certamente finirete per “cadere nella trappola” di qualche alternativa meno faticosa e, forse, meno esaltante. Questo potrebbe riguardare un hotel comodo, un pasto in un ristorante confortevole o una escursione prettamente turistica. Certo i tempi sono cambiati e dobbiamo tenerne conto, ma un tempo quello che veniva definito “viaggio avventura” era sinonimo non solo di esplorazione vera in posti dove nessuno arrivava, ma anche di mancanza totale di comodità. Insomma solo pochi avevano lo spirito giusto per tentare l’impresa e poi c’erano così tanti scorci da scoprire e poche persone che si mettevano in viaggio, da rappresentare davvero l’eccezione.

Quel clima generale di incertezza che interessa l’individuo, in giro possibilmente da solo, zaino in spalla e pronto alla sfida, oggi è meno sentito in generale ma questo tipo di etichetta esiste ancora, soprattutto per quel che concerne partenze all’estero verso luoghi non troppo frequentati. Possono comunque essere considerati viaggi di questo tipo quelli che riguardano attività come il rafting, il bungy jumping, il trekking o le gite in fuoristrada nel deserto. Quasi sempre, comunque, sono pacchetti organizzati in agenzia e ben poco è lasciato al caso, anzi si cerca di mettere il viaggiatore del tutto in sicurezza, per evitare ogni minimo rischio.

Per chi si aspetta quell’effetto di imprevedibilità e di insicurezza, forse la delusione potrebbe essere in agguato. La domanda è quindi: non esistono più le avventure? Certo, ma per prima cosa non possono riguardare un tour organizzato nei minimi particolari e non possono comprendere attività o destinazioni dove ad ogni angolo troverete possibilità di trovare relax tra decine di vacanzieri urlanti. Quello che bisogna chiedersi è quanto si ha voglia di isolarsi, di scoprire e di allontanarsi dalla massa e quanto, invece, più che di un viaggio avventura si ha bisogno solo di silenzi, relax e di un modo per staccare momentaneamente la spina.

Prima della partenza:

1-non deve mancare lo spirito di adattamento, perché non sarà un giro sempre comodo e prevedibile e bisognerà riorganizzarsi più volte. Specie se si parte in coppia, trovare il giusto compromesso diventa indispensabile.

2- di conseguenza la pazienza è una dote che va allenata. Chi non vuole stressarsi e godere di mille comfort, dovrebbe pensare ad un altro tipo di giro. Che sia a breve distanza da casa o dall’altro lato del mondo.

3- all’avventura non si presta qualunque destinazione. Meglio optare per posti non convenzionali, che scegliere ad esempio una classica meta europea dove ben poco ci sarebbe di adrenalinico. Per quando magari resta una città interessante. La decisione dovrebbe comprendere luoghi diversi per cultura e paesaggi, dove mettere a dura prova le proprie abitudini. Senza mai esagerare, però, e cercando di valutare ciò che si è in grado di sopportare. Inutile sottoporsi ad estenuanti tour de force se non si è in grado di reggere.

4- Per dormire, infine, buona idea è quella di affidarsi a comprovati siti di ospitalità. Risparmio e sicurezza sono alla base di tutto ed allora sarete pronti a godervi la vacanza.

Photo Credit: Thinkstock

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