A Sarajevo per visitare la Biblioteca riaperta dopo 22 anni

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I turisti avranno d’ora in avanti un motivo in più per vistare Sarajevo, la capitale della Bosnia – Erzegovina, che molti ricordano come il centro degli scontri di uno dei più recenti conflitti armati d’Europa, quello nei Balcani e nella ex – Iugoslavia. E’ stata infatti riaperta dopo molti anni, 22 per l’esattezza, la Biblioteca Nazionale della città, un edificio bello dal punto di vista architettonico ed estremamente simbolico. 

A Sarajevo per visitare la Biblioteca riaperta dopo 22 anni

Era infatti il 1993, a cavallo tra il 25 e il 26 agosto di quell’anno, quando la Biblioteca della città di Sarajevo venne aperta per l’ultima volta. Proprio quella notte, nella sua zona si sono concentrati i bombardamenti e per la Biblioteca Nazionale non c’è stato scampo contro le fiamme. Tutta la città ha iniziato a bruciare, granate a piovere dal cielo, la biblioteca viene distrutta e incendiata.

Un vero scempio per l’edificio in stile arabeggiante che costituiva uno dei simboli della città, un luogo di incontro e di cultura, in cui sono passate e si sono formate decine di generazioni. Insomma un luogo della memoria, come lo chiamano alcuni abitanti di Sarajevo, con i suoi dettagli originali in stile moresco e il suo patrimonio storico – culturale.

La ricostruzione e la riapertura di oggi, tuttavia, probabilmente sarebbe stata diversa senza il tempestivo intervento di molti cittadini di Sarajevo di qualsiasi etnia che venti anni fa si sono dati subito da fare per salvare i libri dalla distruzione. Molti di questi sono stati messi al riparo nelle cantine e oggi sono ancora leggibili. Anche numerose associazioni internazionali, intellettuali e pacifisti si sono attivati per la ricostruzione della “Vijesnica”.

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