Londra, Camden: l’ultimo rifugio di Amy Winehouse

Si trova a Londra Nord ed è un quartiere di lusso abbastanza alternativo. Camden colpisce per i suoi mercati, per le sue atmosfere alla moda e perché nonostante le pressioni per modernizzarsi, in questo angolo di Inghilterra rimane sempre un tocco di passato, legato soprattutto alla musica rock britannica. Qui ha trovato l’ultimo nido dove sfuggire alla solitudine e ad un successo troppo grande che, probabilmente non riusciva a gestire, Amy Winehouse, 27enne dal talento straordinario morta lasciando un vuoto incolmabile. Non stupisce nessuno che sia stata trovata senza vita nel suo appartamento, probabilmente per un mix fatale di farmaci e droghe. Lei che in un piccolo corpo riusciva a contenere una voce straordinaria e una vita di eccessi: genio e sregolatezza che ancora una volta hanno avuto la meglio su un’altra artista dalle capacità fuori dal comune, in grado di riportare al successo il soul e di essere paragonata ai grandi del mondo delle sette note.

Per tanto tempo aveva vissuto in un albergo nella sua Londra dalla quale non aveva mai voluto spostarsi fino a quando aveva trovato una vera e propria magione. Il valore delle sue quattro pareti domestiche, si fa per dire, era di 2,5 milioni di sterline con la presenza di: quattro bagni, una grande palestra con sauna ed una zona convertita a sala di registrazione. La musica era tutto e lei aveva ricambiato il suo amore con grandi successi e brani interpretati magistralmente, a dispetto di una apparenza piuttosto dissonante: tatuaggi da camionista, tendenza ad alzare troppo il gomito e un dolore dell’anima impossibile da portare via.

Per tre anni ha cercato di disintossicarsi restando fuori dalle scene ma il suo male di vivere non l’ha risparmiata e per la piccola Amy è giunto un mondo sconosciuto ma forse più tranquillo, dove non rimpiangere un matrimonio burrascoso finito male, l’impossibilità di avere una vita normale e il ricordo di fischi e insulti al suo ultimo concerto a Belgrado, quando aveva bevuto così tanto da non riuscire a cantare. La zona, già interessante in città, da allora è diventata meta di pellegrinaggio da parte di milioni di fan provenienti da tutto il mondo, che affollano Londra.

I mercati

La fama di Camden, però, è legata pure ai suoi mercati. La maggior parte sono recenti, a parte l’Inverness Street Market, a tema ortofrutticolo che serve i locali. Nel weekend, però, vi arrivano anche i turisti. Dal 1973 c’è il Camden Lock Market ed intorno anche gli altri: Buck Street Market, Stables Market, Camden Canal Market a un mercato coperto nella Electric Ballroon. Tuttavia sono frequentatissimi soprattutto nei fine settimana e vendono di tutto: dall’abbigliamento ai libri, all’antiquariato. Stables Market ha anche una parte dedicata all’antiquariato e ai mobili. I più moderni, poi, hanno ormai i loro siti internet e le pagine social, come capita a Camden Lock Market dove trovare pure mappe dettagliate, informazioni sui trasporti e notizie su negozi e bancarelle. Vale la pena, insomma, di restare in zona qualche giorno in più, compreso il weekend, per non perdersi le atmosfere che regala anche a chi non è del luogo.

 

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