Lituania: viaggio dalle mille suggestioni tra dune di sabbia, villaggi e moderne città

vilnius

Ci sono luoghi che emanano una grande luce che non tutti i viaggiatori fanno in tempo a scoprire, magari perché si fermano nei Paesi vicini, ben più strillati e turistici. Capita così che per un fortunato caso della vita, giungi in Lituania e te ne innamori nel vero senso della parola. Ne percepisci l’anima, martoriata da un passato mai dimenticato e ora in rinascita, già a partire dalle stradine cariche di ciottoli di Vilnius, dove ti bastano solo due giorni per orientarti perfettamente all’interno della Città Vecchia. La Cattedrale, il municipio e il simbolo del Paese, la Madonna d’Oro a Porta dell’Alba o dell’Aurora, ritenuta miracolosa, l’unica sopravvissuta e ancora ben visibile, sono solo alcuni esempi di ciò che puoi incontrare lungo il cammino. Il tempo instabile della primavera lituana, regala atmosfere diverse nel corso della giornata e in serata, il crepuscolo non arriva prima delle 22.

Madonna vilnius

Avvolta da una leggera brezza e da un vento in grado di colpire in modo deciso, il mio viaggio ha preso il via da Vilnius, dopo un volo Ryanair per un viaggio offerto dall’Ente del Turismo della Lituania. Si tratta di una città multiculturale con una via principale carica di negozi e ristoranti tipici, dove assaggiare anche le Zepelinas o Cepelinai, il piatto più noto e piuttosto pesante per noi italiani, a base di patate grattugiate e ripiene di carne trita o formaggio. La sua Cattedrale dall’esterno colpisce poco, ma è fondamentale visitarla soprattutto perché da qui sembra sia partita la canonizzazione di tutta la Lituania. La Chiesa di Sant’Anna con le sue architetture barocche che per lungo periodo è stata chiusa, mostra il suo profilo rossiccio e incanta. Discorso a parte merita il quartiere Uzupis, del tutto indipendente, una vera e propria “Repubblica” super organizzata e carica di artisti e intellettuali. E’ spesso location di festival ed eventi a tema. 

nida

Fuori dalla città tra paesaggi verdeggianti e atmosfere senza tempo, siamo giunti a Kintai, all’hotel ristorante Sturmu svyturis, all’interno della locale laguna con un hotel ristorante davvero delizioso. Ogni camera riporta un tema legato al mare e la cucina, genuina e arricchita dai prodotti di stagione, a seconda dei gusti, punta soprattutto sul pesce fresco. E’ un ottimo punto di partenza per arrivare al Minge Village e prendere la barca verso la splendida Nida. Nel caso nostro, il cattivo tempo ci ha portato ad una decisione drastica: spostarci in pullman e prendere poi il traghetto per un breve tratto. E’ un antico villaggio di pescatori  e principale polo turistico della Penisola Curlandese o Penisola di Neringa. Splendida l’atmosfera fatta di silenzi e casette in legno dal tetto di canne e dai colori prevalentemente rossicci. In Lituania, il prodotto più tipico è l’ambra, tanto che ne è produttore mondiale quasi all’80 per cento. A partire da Nida, ma anche nel resto del Paese, dunque, è facile notare gioiellerie che espongono splendidi esempi della sua lavorazione e proprio qui esiste uno dei più completi musei per scoprire la lavorazione, sin dopo l’estrazione e i “segreti” (piccoli insetti ed elementi della natura) che conserva al suo interno questa speciale resina. Qui abbiamo pure assaggiato il tipico pesce affumicato e visitato la Thomas Mann House. E’ stata la sua casa estiva tra il 1930 e il 1933, l’aveva acquistata con i soldi del Nobel, mentre in inverno si spostava in Germania. Oggi tutto è stato saccheggiato, rimane solo una sua sedia originale.

palanga

La Lituania mi ha colpito per i differenti paesaggi che mostra e così dopo aver raggiunto le locali dune di sabbia e non aver perso l’occasione di qualche scatto artistico, nonostante il forte vento, la tappa successiva è stata la bellissima spiaggia di Palanga, con il suo brulicare di vita e una divertente escursione in auto elettrica, anche attraverso il parco cittadino. Prima avevamo optato per una veloce passeggiata a Klaipeda. Viaggi come quello in Lituania, però., non raccontano solo di paesaggi ma, soprattutto, di storia e quella recente è legata alla Russia e alla Guerra Fredda. Il mio consiglio, quindi, è quello di non perdere un giro al Plateliai/Zemaitijos National Park per l’omonimo Museo e magari terminare il proprio giro in un luogo speciale che è l’hotel Pas Tevukus, letteralmente “A casa dei genitori”, dove ritrovarsi completamente immersi nella natura e addirittura come nel mio caso con la sauna in casa e con la possibilità di provare una cena tipica, preparata direttamente dai proprietari della struttura, ma di questo vi racconterò a breve.

tour lituania

Photo Credit: Francesca Spanò

Lascia un commento