In Lituania tra patrimoni dell’Unesco

Una terra bellissima che solo da qualche tempo il grande turismo ha iniziato ad apprezzare. La Lituania ha una serie di attrazioni e peculiarità da offrire e un viaggio alla scoperta della sua cultura è consigliato in qualunque periodo dell’anno. Io ne sono rimasta piacevolmente conquistata e, in effetti, non mi aspettavo riuscisse a garantire al visitatore tanti scorci così differenti. L’arte e la storia passano anche e soprattutto dai Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco, a cominciare dalla città vecchia di Vilnius ma non solo. Questo senza dimenticare i tesori orali e immateriali come la produzione artigianale di croci. Un luogo che ho visto e che consiglio è a tal proposito la Collina delle Croci a Šiauliai. Tra gli altri appuntamenti particolari da queste parti c’è il  festival delle canzoni tradizionali, ogni quattro anni.

vilnius

Vilnius

Lo sviluppo culturale del Paese è partito proprio da qui e lo stesso si può dire per quello architettonico. Un tour nel centro storico è sempre da non perdere con i suoi stili differenti ma tutti ben armonizzati. L’impronta medievale si sposa bene con elementi gotici, rinascimentali, barocchi e neoclassici. Nei secoli è sempre rinata nonostante guerre e distruzioni l’abbiano messa a dura prova più volte.  Da tenere d’occhio la Torre di Gediminas, il complesso risalente al sedicesimo secolo dell’Università con 13 cortili,  il Municipio neoclassico con la sua piazza e le oltre 50 chiese come quella tardo-gotica di Sant’Anna e quella barocca di San Casimiro.

La penisola curlandese

Dal 2000 è patrimonio dell’Unesco e davvero non lascia mai indifferenti i visitatori. Si tratta di un tratto di sabbia di 98 chilometri e una larghezza da 0.4 a 4 km, è Parco Nazionale e riserva protetta. Il paesaggio è suggestivo e composto da dune di sabbia che il vento disegna in continuazione. In parte anche le onde del Baltico ne hanno cambiato il profilo. Pare che risalga a circa cinquemila anni fa e che nel tempo le dune stesse abbiano seppellito interi villaggi. Ecco perché furono piantati molti pini a proteggerne la zona.

lituania panorami

Riserva di Kernave

Dal 2004 è Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco e si trova a 35 chilometri a nord-est di Vilnius. Mostra chiaramente in che modo sia avvenuta l’evoluzione degli insediamenti umani nella regione del Baltico dal Paleolitico al Medioevo. Il tutto in un interessante mix tra tradizioni funerarie pagane e cristiane. Si trova nella valle del fiume Neris e mostra ancora delle tracce di forti e sistemi di difesa, antichi cimiteri e altri monumenti storici e archeologici. Nel XIV secolo fu distrutta dai crociati e intorno il panorama è garantito dalla presenza di cinque collinette verdi tutte vicine.

Artigianato delle Croci e il suo simbolismo

collina delle croci

Da sempre da queste parti si realizzano altari e croci in legno di quercia con annessi rituali religiosi. Il momento di maggiore fioritura di queste produzioni avvenne nel diciannovesimo secolo  durante l’Impero Russo e quelle visibili tutt’oggi sono alte da uno a cinque metri e non di rado sono adornate con tetti, decorazioni geometriche o floreali e statue. Si possono vedere all’ingresso dei villaggi, nelle strade o vicino a monumenti e cimiteri.

 Festival delle canzoni tradizionali

Patrimonio immateriale dell’Unesco dal 2003, rappresenta la massima espressione di cultura, tradizioni e identità nazionale. La prima edizione risale al 1924 e ogni quattro annui attira oltre 40mila partecipanti.

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