La Valle de los Caidos in Spagna

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A circa dieci chilometri di distanza dal monastero di San Lorenzo del Escorial si trova un luogo che potrebbe essere interessante da visitare, più con spirito reportistico che turistico, per coloro che sono a caccia di testimonianze della storia spagnola del novecento, caratterizzata in buona parte dal regime di Franco.

Sempre in Castiglia si trova infatti quello che può essere considerato il lascito più artistico, celebrativo e retorico della dittatura franchista. Si tratta della Valle de los Caidos, la valle dei caduti, inaugurata nel 1959, visibile fin da lontano grazie ad una imponente croce in granito alta 150 metri.

La Valle de los Caidos in Spagna

Qui si trova anche la basilica sotterranea di Santa Cruz, per la cui realizzazione sono state spese numerose vive umane, sull’altare di una delle più titaniche opere architettoniche religiose moderne. Il complesso si può visitare ed è circondato da un parco, con annesso parcheggio, dal quale si potrà poi proseguire a piedi.

Lo spettacolo che vi troverete davanti una volta entrati è quello di un’opera titanica, interamente scavata nella roccia dai prigionieri repubblicani della guerra civile, costata 20 anni di lavori, su una spianata che misura oggi 30 chilometri, con una navata che raggiunge i 260 metri – per rendere l’idea questa navata è addirittura più lunga di quella di San Pietro a Roma.

Uno dei simboli più ricorrenti utilizzati all’interno della chiesa è la santa croce delle Crociate, l’Apocalisse e la morte, con il colore nero che costituisce il tema dominante di questo alquanto sinistro complesso. Dopo una pietà in granito nero e la grande cupola centrale, ai lati dell’altare i nostalgici di uno dei periodi più tristi della storia spagnola possono trovare anche due lapidi dedicate a Franco e a Primo de Rivera. 

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