La Turchia e le pietanze tradizionali

Una delle abitudini più conosciute e mai abbandonate dai turchi in tema culinario, è quella di far scegliere ai clienti le pietanze non solo sul menù. Vengono, infatti, invitati a vedere il pesce prima di grigliarlo, ad esempio, o  prendere gli antipasti, detti mezeler, direttamente dal vassoio. In questo modo, sarà più semplice restare soddisfatti dai piatti proposti, soprattutto se si arriva da terre lontane e con palati abituati a ben altri sapori. Alcuni locali espongono i loro prodotti in una vetrina e permettono, in qualche caso, di dare una occhiata direttamente nella pentola del cuoco, per far sentire l’odore che sprigiona una zuppa o un contorno. E’ vero, comunque, che la cucina di questo Paese è molto diversificata, in quanto coesistono le tradizioni più remote delle tribù dell’Anatolia Centrale, con quelle dei popoli del Mediterraneo e, nella zona sudorientale, si nota pure qualche influenza araba.

Per gli amanti dei cibi speziati, è consigliabile l’adana kebabi, mentre per i golosi meglio andare sul dolce detto kunefe, una specialità al pistacchio tipica di Antiochia, diverso dai medesimi sapori legati alla zona di Antalya. I prezzi sono sempre convenienti, anche perchè molte volte si può mangiare nei tipici bar o nei chioschi. Gli alcolici, invece, sono di importazione ed il costo sale.

Per accompagnare la pide, una pasta di pane ricoperta di carne tritata e formaggio, si possono scegliere succhi di frutta o l’ayran, una bibita fredda a base di yogurt, acqua e sale. Come strutture, poca differenza intercorre tra la lokanta e il restoran/restaurant, ma nel secondo caso l’aspetto sarà più curato. Nella pastane, la pasticceria, si possono acquistare i baklava, imbevuti di miele o i kadingobegi, detti ombelico di donna che sono biscotti morbidi e schiacchiati al centro. Ottimo chiaramente il pesce lungo la costa, così come i vini locali che presentano una buona qualità.

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