Spiaggia di Antigua & Barbuda

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Antigua & Barbuda è uno stato insulare dell’America centrale caraibica. Si estende per 442 km², conta 67.448 abitanti e ha per capitale Saint John’s. È circondata dall’oceano Atlantico a nord e ad est e dal Mare Caraibico a sud e ad ovest.
Questo è il periodo migliore per visitare queste isole, visto che le temperature non sono ancora così calde come in estate.Antigua & Barbuda è uno stato democratico appartenente al Commonwealth. La lingua ufficiale è quella inglese ma vi si parla anche il creolo-inglese. Riguardo le spiagge, ne troverete moltissime e tutte molto belle! Sono distese di sabbia bianca e finissima che si estendono per chilometri lungo le coste frastagliate, immergendosi in un mare cristallino dalle sfumature verde smeraldo e blu cobalto e dai fondali ricchi di fauna.
Antigua infatti ha ben 365 spiagge naturali, oltre ad una, artificiale, realizzata dall’uomo. Sulla costa meridionale e orientale si trovano inoltre numerosi reef, che riparando le baie dalle onde e le rendono agibili con ogni condizione di vento. Anche la piccola Barbuda, nei suoi 160 chilometri di esabbia e palme, offre un vero e proprio paradiso di pace e tranquillità. La costa occidentale è un susseguirsi di favolose spiagge bianche fra cui la più celebre, quella che da Palmetto Point porta a Cedar Tree Point. Questa, alle prime luci dell’alba, si tinge di sfumature rosa, grazie all’effetto ottico creato da minuscole conchiglie portate dal mare. Molto attraente anche la spiaggia di Gravenor Bay, che richiama appassionati di snorkelling, attratti dalla varietà di formazioni coralline delle acque che la lambiscono.
Antigua fu raggiunta nel 1493 da Cristoforo Colombo che le diede nome ispirandosi alla chiesa di S. Maria de la Antigua di Siviglia. Colonizzata a partire dal 1632 da inglesi, che vi installarono un’economia di piantagione (tabacco e canna da zucchero), divenne possedimento della Gran Bretagna nel 1667. L’economia locale entrò in crisi con l’emancipazione degli schiavi, nel 1834. Unita a Barbuda e Redonda nel 1860, seguì le sorti delle altre isole delle Indie occidentali britanniche fino all’indipendenza, arrivata solo nel 1981.
Il popolo di agricoltori degli Arawak fu il primo che, circa 2000 anni fa, si stanziò ad Antigua e a Barbuda, intorno al 1200 d.C., fu cacciato dai precolombiani Caribi. Con l’arrivo di Cristoforo Colombo, si aprì la strada ai colonizzatori spagnoli prima e a quelli inglesi, francesi ed olandesi, poi, che combatterono fra loro contendendosi il predominio sulle isole. Antigua  rimase infine assoggettata ai soli inglesi, che vi fondarono, nel 1632,  una colonia nella parte orientale. Sbarcato sull’isola nel 1674, Sir Christopher Codrington avviò la prima piantagione di canna da zucchero a Betty’s Hope e nel 1685, chiese ed ottenne la vicina Barbuda in concessione dalla corona britannica. Fu così che, grazie alla coltivazione di piante alimentari e all’allevamento del bestiame, quest’isola sorella minore di Antigua divenne il granaio destinato a sfamare la manodopera di schiavi.
Oggi Barbuda, indubbiamente meno mondana di Antigua, come si nota dai ritmi estremamente lenti e rilassati della vita condotta dai suoi abitanti, conserva ancora gelosamente il valore delle tradizioni. Anche l’influenza inglese è a tutt’oggi piuttosto evidente. Basti pensare che la famiglia di Sir Christopher Codrington, che mantenne la concessione dell’isola per quasi due secoli pagando un tributo annuale alla corona britannica, ha lasciato a Barbuda, oltre al nome del capoluogo, altre eredità fra cui le norme fondiarie tuttora vigenti. Gli abitanti, che sono concentrati quasi tutti a Codrington, si dividono pochio cognomi, che discendono da quelli degli schiavi.

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