In metro a Lisbona, per scoprire l’architettura sotterranea della città

Chi vuole conoscere a fondo l’architettura di questa città deve camminare molto e cercare ogni più nascosto angolo del centro storico e non solo, visto che, in questo caso, anche sotto di essa si possono trovare molti spunti interessanti. Le  veloci e comode metro, in posti come Lisbona sono anche ben attrezzate, soprattutto la sezione più nuova che aiuta  il turista desideroso di studiare l’arte moderna e le peculiarità portoghesi.La linea rossa, in particolare, chiamata “Oriente“, permette di avere una panoramica completa su architetti ed artisti che hanno lavorato nel Paese. Ha poche fermate ed ha visto la luce negli anni ’90, in un periodo di grande crescita economica.

Si comincia dalla stazione di Alameda che ha ristrutturato il pluripremiato architetto portoghese Manuel Tainha, su tre livelli e decorata con pietra locale. Per la sua costruzione, erano state commissionate molte opere tutte trasformate in pregevoli mosaici. A creare questi piccoli capolavori, sono stati in particolare Costa Pinheiro, Alberto Carneiro e Juahana Bloomstedt. Nulla di incredibile, però, se paragonata all’eccessiva ricchezza architettonica della successiva fermata e, cioè, Olaias. Si nota subito qui l’impronta di Tomàs Taveira che, negli anni ’80, sconvolse tutti con la costruzione di un particolare centro commerciale, Amoreiras. Il mosaico multicolore presente è un trionfo di motivi brillanti e particolari, ma per capire meglio il personaggio, è bene uscire e andare a vedere il complesso Olaias sopra la stazione. Qui sorgono appartamenti di lusso e costruzioni dallo sgargiante design.

Chelas, è un misto tra l’architettura di Ana Nascimento e le decorazioni di Jorge Martins. I treni attraversano muri di calcare blu, sostenuti da strutture che li fanno sembrare sospesi nel vuoto, con la presenza di finestre asimmetriche e spaccature. Olivais, è tra le più profonde della rete e vanta la presenza delle opere di Nuno de Siqueira, cupe, siniste e intense. Ancora, Cabo Ruivo, è costituita dai muri con immagini in bianco di caccia dell’età della pietra, realizzate da David De Almeida. Al passaggio del treno, le figure sembrano uscire fuori tra gli archi blu pallido. Alla stazione Oriente termina la corsa, con una fermata progettata dall’architetto Sanchez Jorge. E’ presente una galleria di mosaici a tema marino di artisti locali ed è connessa alla stazione di treni e autobus,  Gare do Oriente, dove si trovano strutture in vetro e acciaio che sembrano alte palme.

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