I musei più strani di Roma

Roma: capitale non solo d’Italia ma anche della cultura e dell’arte, grazie alla sua storia millenaria che ha tempestato il suo territorio di palazzi, chiese, monumenti che compongono un patrimonio unico al mondo per varietà, ricchezza e bellezza. Meta imperdibile del viaggio d’istruzione dei nobili e degli artisti di tutti i tempi, la città eterna ha anche un primato importante per quanto riguarda i musei e gli spazi espositivi permanenti. Tra questi ce ne sono alcuni veramente bizzarri. Qualche esempio?

Cominciamo con una gloria nazionael: il Museo della pasta (Piazza Scanderbeg 117). Nelle sue undici sale espositive si susseguono otto secoli di storia del “primo piatto”per eccellenza, inventato in Italia e famoso oramai in tutto il mondo.

Una raccolta che di sicuro piacerà molto ai ragazzini è nel Museo delle auto di Polizia (Via dell’Arcadia 20). L’esposizione si articola in maniera cronologica e interessa gli anni a partire dai Trenta ad oggi. In mostra, oltre a splendide automobilie, anche divise storiche, caschi, stivali, palette e ericetrasmittenti d’epoca.

Rimanendo in tema, merita una capatina anche il Museo Storico dei Vigili del Fuoco (Via Marmorata 15). Non poteva di certo mancare a Roma, che col fuoco, visti i trascorsi storici legati all’imperatore Nerone, ha un significativo collegamento. Non a caso in esposizione, oltre a materiali che illustrano la storia del servizio antincendio, anche ricostruzioni storiche che mostrano storici incendi, come appunto quello messo in atto da Nerone o gli eventi più recenti relativi ai bombardamenti del ’43.

E chiudiamo col Museo Teatrale del Bucardo Via del Sudario, che raccoglie costumi e accessori di scena, burattini e marionette, scenografie e tutto quanto riguarda la storia del teatro. Il museo prende nome dal palazzo che lo ospita situato nel pressi di Largo di Torre Argentina e i materiali in esso raccolti fanno parte per la maggioranza della collezione privata di Luigi Rasi, attore esgli stesso, appassionato di storia del teatro e per molti anni direttore della Scuola di Recitazione di Firenze.

Via dell’Arcadia 20, Roma

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