Madagascar: quando andare

 

Il Madagascar, piccolo paradiso fatto di splendide spiagge, fauna incredibile e verde lussureggiante ha una posizione geografica particolare e comprende quindi più zone climatiche. Tuttavia, in linea di massima il momento migliore per visitarlo va da aprile ad ottobre nei mesi dell’inverno dell’emisfero sud. Se invece organizzate una partenza da novembre a marzo, nell’estate australe, rischierete di trovarvi di fronte ad un uragano. I monti della costa orientale bloccano il passaggio delle nubi che arrivano dall’Oceano indiano e tale area resta umida per tutto l’anno, in ogni caso negli altipiani centrali, nella bella stagione può essere molto piacevole andare. La temperatura delle acque invece rimane più o meno costante per tutto l’anno e si attesta tra i 21 e i 29°C .

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Tour dell’India: Delhi, cosa vedere

 

Templi, forti, moschee, parchi, edifici in stile coloniale, bellissimi giardini e, ovviamente, molto di più. Se è vero che tutta l’India è uno spettacolo di colori e forme architettoniche armoniose, è certo che Delhi merita un occhio di riguardo. Sorge sulle rive del fiume Yamuna, il più grande affluente del Gange e rappresenta la capitale politica del Paese. Quali sono i monumenti imperdibili se si hanno a disposizione solo poche ore prima di riprendere un eventuale tour indiano? Di sicuro bisogna iniziare dal Forte Rosso e dal Complesso dove si trova il Qutub Minar, ma scopriamo meglio di cosa si tratta.

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Parigi, tour di Notre-Dame: un capolavoro dell’architettura gotica

Ci sono capolavori che si mantengono nel tempo tali, lasciando una emozione nel cuore dei visitatori. L’architettura gotica a Parigi trova la sua massima espressione nella Cathédrale Notre Dame, commissionata nel 1160 dal vescovo Maurice de Sully. Il motivo principale che diede il via a tale imponente costruzione era legato al fatto che si voleva creare una sorta di lotta tra grandi opere d’arte e a quell’epoca era appena stata inaugurata St-Denis. Rimpiazzò quindi quella preesistente che era la basilica di St-Etienne a sua volta nata in sostituzione di un antico tempio romano dedicato a Giove. Si dice che la prima pietra di Notre-Dame sia stata posata da papa Alessandro III, mentre dopo il coro e la successiva navata furono messe in opera la facciata occidentale e le torri gemelle, seguite poi dalle cappelle.

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Tour del deserto con i Tuareg

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Deserto, colori brillanti che cambiano a seconda delle ore della giornata e dell’intensità del sole e, sullo sfondo, mitiche popolazioni locali che si spostano con i cammelli con un abbigliamento quasi elegante e distinto. Queste immagini non sono per nulla lontane dalla realtà e i viaggiatori che amano l’avventura e conoscere a fondo pure i luoghi meno turistici, possono scegliere una vacanza di tale tipo. A patto, ovviamente, di possedere un minimo di resistenza, di non essere intolleranti alle eventuali temperature elevate e di indossare degli abiti informali e adatti all’occasione. Via orpelli e tacchi, per sostituirli con sciarpe a coprire i capelli dalla sabbia, pantaloni chiari e possibilmente lunghi e scarponcini. Un itinerario sicuramente da provare, in questo senso, può riguardare l’altopiano del Tassili n’Aijjer a piedi. Si tratta di una sorta di “santuario”archeologico tra le oasi, dove si possono fotografare testimonianze di arte rupestre ritrovate nel secolo scorso. Davanti a voi, uno spettacolo impareggiabile, fatto di dune, gole e canyon.

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Tour del Rajasthan: l’India e i suoi splendidi colori

 

E’ uno stato desertico dell’India tra i più affascinanti e visitati, il Rajasthan, ed infatti ogni anno aumenta sempre di più, nonostante la crisi economica in corso, la richiesta turistica verso tale angolo di mondo. Affascinano soprattutto le sue costruzioni e i monumenti, i forti e i palazzi e tra l’altro, ognuna delle sue città vanta delle caratteristiche assolutamente uniche. La capitale è Jaipur ed è nota con l’appellativo di città rosa per via dei suoi colorati bazar e testimonianze storiche di una particolare gradazione cromatica in rosso chiaro. E’ compresa sempre in qualunque itinerario turistico del nord dell’India. Non i rado i viaggiatori giungono poi a Jaisalmer con dei colori oro brillanti per poi spostarsi fino a Udaipur, situata tra le colline con laghi e pregevoli esempi di architettura locale e quindi a Jodhpur, storica e tutta da scoprire.

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Roma, città d’arte e musei

 

Che la Città Eterna sia la culla dell’arte italiana e, soprattutto della sua storia è cosa risaputa, tanto che non basta assolutamente un weekend per scoprine buona parte di angoli unici e scorci suggestivi. Qualche giorno è utile, però, a studiarne l’essenza, ad innamorarsi delle sue atmosfere e a sognarne un ritorno, anche senza gettare la classica monetina nella Fontana di Trevi all’indietro, che si dice assicuri un altro viaggio nella Capitale. Nota pure per i suoi musei, non manca di dare ampio spazio alla modernità con due strutture molto innovative in questo senso. Andiamo a vedere quali.

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L’India e le sue religioni

Si dice che l’India chiami e che alcuni di noi siano destinati, prima o poi, ad incontrarne spiritualità e colori. Come se si trattasse di un amore che non può, nel corso della vita, non raggiungerci. Al di là del tempo e delle distanze. Non importa essere credenti o meno, arrivati a destinazione, l’atmosfera intorno è mistica e particolare e regala al visitatore un certo benessere psico-fisico. Ecco perché un viaggio da queste parti, non è davvero come tutti gli altri e bisogna sentirsi pronti, per viverlo come nessun altro luogo del globo. Un microcosmo a parte dove si percepiscono strane energie un po’ ovunque: nei monasteri buddisti, nell’animazione dei templi induisti e nei luoghi di culto disseminati in lungo e in largo nel Paese. Del resto è proprio qui che convivono Induismo, Islamismo, Buddismo, la religione Sikh e il Cristianesimo. Ancora, non mancano credo minori come lo Zoroastrismo e il Jainismo.

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Parco Nazionale dell’Asinara in primavera: il paradiso è in Sardegna

Chissà perchè la maggior parte dei turisti pensa che l’Asinara, un vero paradiso dove la natura trionfa libera dall’intervento della mano dell’uomo, sia una piccola isola in quel di Sardegna. Si tratta, invece, della seconda per dimensioni, dopo Sant’Antioco ma di certo la più importante a livello di tesori storici-culturali e, ovviamente, per la grande varietà di piante e fauna selvatica che la caratterizza. Il periodo migliore per godere del massimo spettacolo di quest’area protetta, di questo polmone verde che regala lustro all’Italia intera, è proprio la primavera, tra aprile e maggio, quando le principali varietà di flora sono fiorite e il blu cristallino delle acque fa da splendido contrasto con il celeste chiaro del cielo. Visitarla bene in un giorno è praticamente impossibile, ma nel giro di qualche ora è comunque meraviglioso scorgerne i tratti peculiari e innamorarsene.

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Pronti a partire: cosa mettere in valigia per l’igiene personale

 

Preparare una valigia non è mai semplice soprattutto per le donne e per tutti coloro che a essere minimalisti non ci pensano nemmeno. Del resto un viaggio in quanto tale è un punto interrogativo: difficile sapere chi si incontrerà, quali occasioni si potranno avere e allora ecco che scatta il desiderio di non dimenticare proprio nulla. Oggi anche gli uomini cominciano ad essere vanitosi e non è raro che pure loro si stressino prima di volare. Quasi sempre però, riescono ancora a mantenersi più “sobri” del sesso “debole”. Se al momento tralasciamo l’argomento vestiti e scarpe e immaginiamo che lo spazio sia ancora abbastanza, non è per nulla trascurabile l’organizzazione degli oggetti per l’igiene personale da inserire. Che cosa non deve mai mancare, prima di chiudere la porta di casa e avviarsi verso la propria meta dei sogni? Scopriamolo insieme:

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Storie dalla Patagonia: l’Earl Grey e Lady D

Dovunque arrivava lasciava un segno e, probabilmente, resterà per sempre una delle donne più glamour e interessanti del pianeta. L’indimenticata Lady D, nel novembre del 1995 giunse in Patagonia perché intendeva visitarla e atterrò con l’elicottero a Gaiman raccogliendo numerosi commenti da parte degli abitanti che, da allora, non l’hanno mai più dimenticata. Andò quindi nella casa del té Ty Te Caerdydd, dove appunto decise di gustare la saporita bevanda.

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