Un’avventura nel Parco Archeologico di Machu Picchu

Il Machu Picchu è stato eletto come una delle Sette meraviglie del mondo moderno nel 2007, è un sito archeologico inca situato in Perù, nella valle dell’Urubamba. Qual’è il significato di questo curioso nome? Machu deriva da vecchio e pikchu da cima o montagna, il che ci fa subito capire che si tratta di una montagna di vecchie origini. Fa parte dei Patrimoni dell’umanità stilati dall’UNESCO. La zona è oggi universalmente conosciuta sia per le sue imponenti ed originali rovine, sia per la vista che si ha sulla sottostante valle dell’Urubamba circa 400 metri più in basso.

Circa un secolo fa Hiram Bingham, un esploratore americano, giunse a Machu Picchu, nel cuore del Perù, portando alla luce uno dei più affascinanti luoghi della terra, che è divenuto super frequentato. Dopo la sua scoperta nel 1911, il Machu Picchu è diventato meta di turisti che giungono costantemente da ogni parte del mondo e intraprendono un lungo viaggio per esplorare questo altopiano. Nel 2003, più di 400mila persone hanno visitato le rovine e l’UNESCO ha espresso preoccupazione per i danni ambientali che potrebbe causare tale afflusso turistico. Le autorità peruviane, che ovviamente ricavano dei notevoli vantaggi economici dal turismo, sostengono che non ci siano problemi e hanno istituito al momento un estremo isolamento della valle dell’Urubamba.

La storia

La sua costruzione risale al 1450 circa, quando l’impero inca era al suo massimo splendore. Circa un secolo dopo è stato abbandonato, in conseguenza della conquista spagnola. I suoi abitanti invece sono scomparsi misteriosamente, forse a causa di una epidemia di vaiolo. Si trova a circa 80 chilometri dalla capitale Inca a Cusco, ma il dato curioso è che gli spagnoli non si accorsero del sito che quindi venne risparmiato. Nessun saccheggio avvenne da parte loro e il prestigioso museo a cielo aperto fu poi ritrovato intatto. Questo perché la giungla locale si faceva strada e lo ha coperto completamente, rendendolo invisibile. Si pensa che però un primo saccheggio ci fu e dovrebbe riguardare il 1867 quando fu notato da un uomo d’affari tedesco, Augusto Berns. Poi nel 1911 Bingham, ha portato a Machu Picchu l’attenzione locale e internazionale. Da allora il turismo è aumentato via via in modo esponenziale, senza più fermarsi. Lo steso tornò nel 1914 e nel 1915 per continuare gli scavi.

Dal 1981, il Perù con Machu Picchu è stato considerato un “Santuario storico” ed in effetti per i visitatori è quasi un “pellegrinaggio” scoprirlo anno dopo anno. Oggi non ci sono soltanto le rovine da vedere. Nel santuario c’è pure una grande porzione della regione adiacente con flora e fauna anche rari. Dal 1983 il sito è stato designato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco ed è considerato come “un capolavoro assoluto dell’architettura e una testimonianza unica della civiltà Inca”.

Il momento migliore per andare

Il clima è caldo umido nelle ore di sole e scende sensibilmente la notte. La temperatura, invece, oscilla tra i 12 e i 24 gradi centigradi. Tutta la zona, di solito, è particolarmente piovosa ed i mesi in cui le precipitazioni sono più abbondanti riguardano le settimane tra novembre e marzo. Tuttavia alle forti piogge si alternano periodi di luce solare intensa.

 

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