Amsterdam: tour nei canali Patrimonio dell’Umanità

La storia di Amsterdam, è legata in modo intrinseco all’acqua, con la quale, da sempre, il rapporto è profondo ma di amore e odio. Tra aria fredda e nuvole che corrono veloci, il sistema migliore per goderne della magica atmosfera, è arrivare in autunno e distendersi osservando in alto dove natura e cielo si fondono. Un buon metodo per appassionarsi del suo spettacolo è, inoltre, quello di preferire la rete di Canal Bus, per navigare con un sottofondo di jazz, mentre per chi adora l’ecologico, ecco Nemo H2, il primo battello di linea a idrogeno e ad impatto zero a livello ambientale. Per sentirsi in Italia, respirando l’aria romagnola, ecco poi il pedalò, che a volte distrae troppo il turista dalla bellezze circostanti, ma in ogni caso, mai arrivare da queste parti, soffermandosi esclusivamente sulle belle donne in vetrina, sulle biciclette e i coffee shop.


amsterdam

Nonostante sia da sempre associata a Venezia, in realtà, ha una propria forte identità e, per apprezzarne meglio le caratteristiche è proprio a partire dall’acqua che bisogna vederla ed, in particolare, dai suoi canali, da poco diventati Patrimonio dell’Umanità. Gli olandesi li amano molto e li rispettano come se fosse parte della loro casa e il turista percepisce questo grande interesse e senso di ospitalità. Si calcola che sulle sponde si trovino ben 2.200 palazzi, in 160 rivoli di acqua e 1.550 di queste sono di interesse storico.

Tempo fa in quelle più suggestive e interessanti architettonicamente, si trovavano ricchi mercanti, banchieri, avvocati e gioiellieri e tutt’ora, si possono osservare le linee interessanti, completate da pietre e mattoni, decorazioni in ceramica colorata, verande fiorite e fregi barocchi. Spiccano poi, pure le testimonianze rinascimentali e dell’art nouveau. I prezzi al metro quadro, in tale luogo, sono in continuo aumento, ma gli olandesi non si scoraggiano perché preferiscono vivere in spazi ristretti, ma poter vedere l’acqua dei canali ogni ora del giorno.

Canali di Amsterdam: la storia

 

Non è solo importante il colpo d’occhio che regalano e il loro aspetto peculiare. In verità, in città rappresentano l’esito di un piano urbanistico perfettamente organizzato. Tutto è iniziato nel XVII secolo, nel periodo in cui l’immigrazione era in costante aumento. In quegli anni è stato messo insieme un piano globale con tre dei canali quasi del tutto legati allo sviluppo residenziale. Si tratta di Herengracht o ‘’Canal dei Patrizi’’ ; Keizersgracht o ‘’Canale dell’Imperatore’’; e Prinsengracht o ‘’Canale del Principe’’.

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C’era poi un quarto esterno Singelgracht, che aveva finalità di difesa e di gestione delle risorse idriche. Ancora, era prevista l’interconnessione dei canali lungo raggio. Piano piano il progetto divenne sempre più complicato, ma alcuni canali sono scomparsi dando vita al parco, al giardino botanico, a teatri e strutture pubbliche. Ci sono, però ancora parti dell’area urbana che presentano il suffisso merr, che ha il significato di lago. Esempi di questo tipo sono  Aalsmeer, Bijlmermeer, Haarlemmermeer, e Watergraafsmeer. Un giro in città resta quindi molto romantico anche per tale caratteristica, del resto la più nota ai turisti di ogni dove che da sempre l’affollano.

 

 

 

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