Amman, metropoli moderna: la Cittadella e i mercati

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Moderna ma con un cuore antico. Amman è in perfetto equilibrio tra un passato che ne ha forgiato il carattere fiero, tipico di ogni angolo di Giordania e le costruzioni degli ultimi decenni che ben poco hanno dell’architettura storica che ci si aspetterebbe. Eppure il suo mix non è affatto una nota stonata tra le voci insistenti dei venditori che fanno parte del locale folclore, i prodotti tipici che al mercato creano un arcobaleno di colori intensi e la vita quotidiana di cittadini e turisti che da sempre l’affollano. Una città questa, dove la prima peculiarità che si nota è la pacifica convivenza tra più culture e il rispetto. Nonostante sia una società a maggioranza musulmana, non è raro incontrare anche altri credo con relative abitudini, senza che per questo si creino tensioni o incomprensioni di sorta.

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Un punto di partenza ideale per scoprire la città, può essere la Cittadella, con le rovine romane, ma anche bizantine e musulmane e una piccola esposizione permanente annessa. La terrazza inferiore è, invece, circondata dal muro di cinta. Dalla posizione sopraelevata, si può scorgere il Museo Archeologico, il The Jordan Museum, aperto di recente dopo un lungo restauro, che contiene il meglio delle testimonianze del passato giordano. Imponente è quel che resta del Tempio di Ercole, che risale al 166 d.C, legato all’impero di Marco Aurelio. Al suo interno, fra le quattro colonne adesso visibili, c’era una statua di marmo di enormi dimensioni, probabilmente superiore ai dieci metri. Nell’Età del Ferro, probabilmente, il tempio era dedicato a Malcom, divinità ammonita e offre uno splendido panorama sul centro città, ancora più suggestivo al tramonto. A pochi metri è stata individuata una Torre ayyubida, appartenente alla fortificazione ayyubida della Cittadella e costruita tra la fine del XII e l’inizio del XIII secolo. Ancora, da vedere, i resti di una chiesa bizantina, legata al periodo tra il VI e il VII secolo con le colonne corinzie.

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Jebel al- Qal’a è stato un insediamento umano sin dal Paleolitico, anche se i romani hanno praticamente cancellato quasi ogni traccia di questo lungo passato. Ne sopravvive qualche resto del Palazzo omayyade, del VIII secolo.

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Dalla Cittadella si può ammirare la città di Amman, cominciando proprio dal Teatro Romano. Costruito durante il regno di Marco Aurelio, poteva contenere circa 6000 persone e oggi ospita spesso dei concerti. Sopra le gradinate c’è un tempio vuoto con delle nicchie. Non si sa a chi sia intitolato, ma sono stati trovati i resti di una statua di Atena. Ai lati del palco, chi vuole, può visitare il Museo del Folclore e il Museo giordano delle tradizioni popolari. In realtà, in tutta questa zona del Foro Romano, può iniziare la visita di Amman, dalla Filadelfia romana. La zona resta assolutamente centrale e ancora i cittadini vi si incontrano per passeggiare o rifugiarsi nei cafè. Da notare nell’area, l’Odeon che poteva ospitare circa 500 posti e la moschea di Husseini.

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Passeggiare nella città costruita su sette colli, però, vuol dire anche fermarsi nel vicino mercato o perdersi all’interno di tutti gli altri distribuiti nel dedalo di stradine cittadine, alla ricerca di datteri freschi o verdure, di una colorata kefiah o dell’orientaleggiante musica locale. Particolarmente interessanti sono i “sarti” che tra le bancarelle permettono di scegliere un vestito e di averlo riparato in versione espressa, pronto all’uso. Un caleidoscopio di colori, sorrisi, abitudini e odori di spezie. Amman avvolge con il suo grande abbraccio il visitatore, pronto a scoprire il resto di un Paese dai toni biblici e dalle meraviglie paesaggistiche spesso persino insospettabili.

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Ad Amman si può giungere con i voli della Royal Jordanian, la compagnia di bandiera che effettua comodi voli da Roma.

 

Photo Credit: Francesca Spanò

 

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