Allarme Ebola in cinque aeroporti europei

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Arrivano in Europa notizie non tanto buone sul fronte della salute e della sicurezza dei passeggeri. Alcuni stati africani, tra cui la Guinea, la Liberia, ma anche in misura minore il Ghana, la Sierra Leone, il Senegal e il Mali, sono in questo periodo interessati da una epidemia di Ebola, il virus diffuso per lo più nei paesi del Terzo Mondo per cui non esiste ancora una cura. 

Dopo il verificarsi di più di cento morti ufficiali in Guinea e più di 10 in Liberia, l’Organizzazione Mondiale della Sanità – OMS – ha dato l’allarme, e al tempo stesso ha messo in agitazione anche l’Europa, con la diffusione di un allarme che ha interessato i luoghi attraverso cui il virus potrebbe essere più facilmente esportato nel Vecchio Continente.

E’ così scattato il codice rosso in cinque aeroporti europei – Parigi, Bruxelles, Madrid, Francoforte e Lisbona – che ad oggi sono i principali scali utilizzati dalla compagnie aeree per l’effettuazione dei voli africani. Inoltre, approfondendo il tema in una conferenza stampa, l’OMS ha sottolineato che si tratta della situazione più difficile mai affrontata in Africa.

L’Italia in questo frangente non è immediatamente a rischio, ma esiste comunque la possibilità che arrivino comunque passeggeri dagli altri scali europei, provenienti dalle zone colpite dal virus. Il Ministero ha così decretato le misure necessarie per la vigilanza per la profilassi, mentre strutture attrezzate come lo Spallanzani di Roma si sono messe in allerta. Lì si trova l’unico laboratorio di biocontenimeto italiano.

L’OMS in ogni caso raccomanda isolamento, misure igieniche fondamentali, sapone e acqua pulita.

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