Aruba ristoranti e gastronomia: i piatti da assaggiare

 

pesce aruba

Aruba, mix di culture e di sfumature. Il tutto ha prodotto non solo artigianato particolare ma soprattutto una variegata cucina locale. I piatti hanno una matrice olandese, ma si ricordano anche elementi sudamericani e delle altre isole caraibiche. A tavola, il ricordo di antiche civiltà è chiaro, visto che sono passati da queste parti coloni spagnoli e asiatici, schiavi africani e indiani americani. 

 

aruba

Un tempo ad Aruba, il turismo di massa era impensabile e non mancavano le famiglie povere. Erano le stesse che raccoglievano il cibo che trovavano nell’isola e si cibavano di pesce, capre e pecore. Ci si riuniva per cucinare intorno al focolare e le pietanze venivano preparate in umido. Oggi nei ristoranti locali se non sono cambiate le ricette originali, di sicuro è cresciuta in modo esponenziale la qualità. Vengono infatti serviti piatti a base di mare, come il wahoo, il dentice, la lampuga e il barracuda, cucinati in svariati modi, alla griglia, in padella, o affumicati. 

aruba mare

La cucina creola di Aruba, trova comunque la sua massima espressione nel Pisca hasa crioyo, servito in quasi tutti i ristoranti isolani. Potrete preferirlo con fette di pane, salsa a base di cipolla, pomodoro, piselli e aglio. Nel menu non manca poi il Keri-keri , piatto molto famoso, cucinato come un classico filetto fatto bollire nell’acqua salata, tagliuzzato e fatto saltare con burro, pomodoro, cipolla, sedano, basilico, piselli e spezie. Non vi piace il pesce? provate la carne con il  manzo, la gallina, la carne di capra servita con riso e piselli.

sport acquatici aruba

 

C’è la classica  Stoba, ovvero uno stufato di carne, che può essere stufato di manzo (carni stoba) o stufato di capra (cabrito stoba). In entrambi i casi, la preparazione comprende pure patate, cipolla, aglio e peperoncino con una salsa a base di pomodoro. Per quanto riguarda i contorni buoni sono il Funchi, una sorta di polenta e il Pan Bati, il tipico pane fritto dell’isola. Entrambi posso accompagnare i ricchi piatti della cucina locale, come quelli a base di pesce, di carne, ma anche zuppe.

verdura piatti creoli

Per le varie festività, poi, si possono provare delle ottime ricette tradizionali. A Natale, soprattutto, si può assaggiare il Ponche Crema, per esempio, che è una bevanda dolce con tuorli d’uovo, panna, rum e spezie. C’è il Bolo (torta), preparata per tutte le occasioni come quella con anacardi, o cioccolato, o ancora all’uovo e alle prugne. In più, c’è la zucca, o in Papiamento, pampuna e in questo caso, da provare la Pampuna llena (zucca ripiena), il cui guscio è farcito con un mix di zucca tritata, uova sode, cipolle e pomodoro, la Pampuna Stoba la zucca cotta con la carne, pomodori e patate dolci. Per concludere, è buona la sopi di pampuna (zuppa di zucca) ricca di carne di manzo, verdure in brodo a cui vengono aggiunti cubetti di zucca e patate per poi essere frullate e combinate con panna e burro.

frutta tropicale

In merito alla frutta, tipica è la papaya da gustare magari con il cocktail più famoso dell’isola, l’ Aruba Ariba. Gli ingredienti principali sono il coecoei, un liquore tipico, la cui ricetta segreta è rimasta invariata nei secoli, vodka, rum, crema alla banana, una spruzzata di granatina, e una fetta di frutta fresca come guarnizione. Con il frutto tipico, amato pure da Cristoforo Colombo si possono preparare dei deliziosi dessert.

papaya aruba

 

E’ molto nutriente e se qualcuno la gusta da sola dopo un past o preferisce una insalata fresca per colazione, molto forte va il batido ovvero un frullato di papaya con vaniglia, a cui si possono aggiungere altri frutti come ananas o arancia per renderlo ancora più gustoso e fresco. L’enzima che vi si trova all’interno viene usato per intenerire la carne e aiuta la digestione. La cucina creola arubiana con le sue tradizioni oggi viene protetta da diverse associazioni, prime fra tutte  Slow Food International. Sta riemergendo l’interesse per la promozione e l’utilizzo di prodotti coltivati localmente, soprattutto per il grande impegno del Governo del posto. Gli agricoltori vengono sostenuti e i turisti invogliati a consumare piatti particolari con prodotti nutrienti. Questo senza dimenticare che la maggior parte dei ristoranti ha iniziato a proporre menù sostenibili e a km zero, grazie ad una iniziativa chiamata ‘Chanita ta di Fiesta’. 

Photo Credit: Thinkstock ed Ente turismo Aruba

 

 

 

 

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