Bolivia, consigli di viaggio

Per partire alla volta della Bolivia, il periodo migliore è senz’altro quello che va da giugno ad ottobre, anche se il Paese, in fondo, presenta una grande varietà climatica. L’estate va da novembre ad aprile e coincide con la stagione delle piogge. L’inverno, invece, dura fino a quando da noi è autunno e interessa la stagione secca. Nelle montagne e negli altopiani  può fare molto freddo o esserci tanta umidità.

Per quanto riguarda i documenti necessari, è indispensabile il passaporto con validità residua di almeno sei mesi al momento dell’ingresso nel Paese, oltre al biglietto di andata e ritorno. Se non rimanete più di tre mesi, non è necessario il visto. Si parla lo spagnolo e gli idiomi relativi alle 36 nazionalità originarie. Nelle grandi città sono accettate le carte di credito, ma è sempre consigliabile portare con sè un poco di contanti. Il fuso orario è di cinque ore indietro rispetto all’Italia e di sei quando da noi vige l’ora legale.

Per entrare in Bolivia, è richiesto il certificato di vaccinazione contro la febbre gialla, soprattutto se ci si deve recare nelle zone amazzoniche e in quelle selvatiche. Meglio prevedere, inoltre, la profilassi antimalarica. Ma come arrivare in questo Paese ancora piuttosto fuori dai percorsi turistici? Gli aeroporti internazionali boliviani principali sono El Alto, nei pressi di La Paz e il Viru Viru di Santa Cruz. In nessuno dei due, comunque, arrivano voli diretti dall’Italia. Ci sono compagnie aeree, come Iberia, Klm  Tam che collegano Roma e Milano a La Paz e Santa Cruz con tratte che prevedono uno o due scali. La durata complessiva del viaggio è di circa 18 ore. Per telefonare dall’Italia in Bolivia, occorre comporre il prefisso 00591, viceversa, bisogna digitare, come sempre, lo 0039. In merito alla corrente elettrica, infine, si può dire che è a 220 volt, ma a La Paz può essere pure a 100 volt.

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