Weekend di primavera in montagna: a cosa fare attenzione

Con la primavera alle porte, la tentazione di concedersi un weekend fuori e a contatto con la natura può essere forte, soprattutto dopo un lungo inverno trascorso in casa o se si ha bisogno di staccare la spina e concedersi un po’ di relax. Il nostro Paese, per fortuna, offre innumerevoli opportunità in questo senso, anche senza necessità di spostarsi dalla propria regione. Per chi sia della zona, per esempio, e non l’abbia mai fatto perché scoraggiato alla sola idea di trovare orde e orde di turisti, potrebbe essere questo l’anno giusto per concedersi un weekend di primavera in montagna: dalle escursioni nei boschi, alle passeggiate tra i meleti in fiore, passando per la visita a uno dei tanti laghi incoronati da ogni classifica tra i più belli d’Italia o per una puntata di shopping o un aperitivo in città come Trento o Bolzano, l’offerta del Trentino Alto-Adige è del resto piuttosto varia e adatta davvero a tutti i gusti.

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Ecco, allora, una mini-guida a cosa fare attenzione perché tutto fili liscio e niente rischi di rovinare la propria breve vacanza primaverile.

Spostamenti, attività, valigie: come organizzare i primi weekend di primavera in montagna

Soprattutto se è molto breve, è fondamentale programmare in anticipo, per filo e per segno, cosa si intende fare: i due o tre giorni di un weekend di primavera in montagna passano presto, infatti, soprattutto se non si gestiscono bene i tempi morti. Dopo aver scelto e prenotato su www.clubres.com la sistemazione per la notte che fa più al caso proprio, così, l’ideale sarebbe cominciare a studiare gli spostamenti: se si ha la propria auto al seguito è tutto più semplice e non si avrà nessun problema a raggiungere quella vallata da cui si gode di una vista mozzafiato per un aperitivo al tramonto o il punto di ritrovo da cui parte il proprio percorso di trekking; il discorso è, invece, leggermente diverso se si deve fare affidamento sui mezzi pubblici, che potrebbero viaggiare tra l’altro in questo periodo a capienza ridotta.

Non esagerare con le attività è un’altra buona prassi per riuscire a godersi davvero il proprio weekend di primavera in montagna e non tornare a casa e in città più stanchi di quando si è partiti. Soprattutto se non si è abituati a questo tipo di viaggi, infatti, attività come le camminate sui percorsi guidati, i photowalking, eccetera possono risultare faticose. Soprattutto se si viaggia con i bambini: è per questo che buona norma sarebbe programmare solo attività che vanno bene anche per i piccoli della famiglia o, se proprio non si vuole rinunciare a quel percorso ripido e in salita fino alla vetta più alta, sceglierne di alternative in cui impegnarli anche in propria assenza (cagliatura a mano di formaggi e latticini o lezioni sulle specie botaniche e la fauna del bosco, per esempio, sono tra le tante alternative possibili).

Attenzione, infine, a come si prepara il proprio bagaglio per un weekend di primavera in montagna. Incoraggiati dalle temperature già medio-alte in città si potrebbe optare, sbagliando, solo per mezze maniche e vestiti leggeri: in altura, però, le temperature sono più rigide e l’escursione termica maggiore, ragione per cui è sempre avere con sé scarpe chiuse e un maglione pesante per la sera. Inutile sottolineare che l’abbigliamento tecnico è l’ideale se si intende trascorrere tutto il proprio tempo tra escursioni e attività sportive all’aperto.

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