Viaggi negli Stati Uniti, possibile per i vaccinati contro Covid

Cadono finalmente le restrizioni per i viaggiatori internazionali completamente vaccinati relativamente all’ingresso negli Stati Uniti: ovviamente vi sono delle regole importanti da seguire ma finalmente l’America, dopo due anni, smetterà di essere un sogno.

Confini riaperti, partono i primi viaggi

I confini sono stati riaperti lo scorso 8 novembre per coloro che arrivano dalla Cina, dall’Europa, dall’India, dal Brasile e dal Sudafrica ma come già anticipato sarà necessario presentare uno status di vaccinazione completa con uno dei sieri che sono stati approvati dall’Organizzazione mondiale della Sanità e presentare un test negativo effettuato entro 72 ore dalla partenza Sono comunque previste alcune esenzioni di tipo medico, per età e legate ad altre specifiche situazioni che verranno spiegate in seguito.

Le nuove procedure dovranno essere verificate dalle compagnie aeree che rischiano gravi sanzioni in caso di violazione. Per quel che concerne per le persone con problemi medici oppure provenienti da Paesi dove i vaccini non sono ampiamente disponibili vi sarà possibilità di entrare ma a tutti sarà comunque richiesta la prova di un tampone negativo. Le sanzioni arriveranno fino a 35mila dollari.

Viene considerata vaccinazione completa quella eseguita con sieri approvati dall’Fda e quindi Moderna, Pfizer e Johnson and Johnson ma anche quella avvenuta con vaccini inseriti nella Emergency Use Listing (Eul) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità tra i quali è possibile trovare AstraZeneca. Anche la vaccinazione mista con questi sieri è considerata valida.  Basta aver ricevuto anche quattordici giorni prima dell’arrivo negli States la seconda dose delle formulazioni o quella singola della J&J.

Chi in Italia possiede il green pass ma ha contratto il Covid-19 dopo la prima dose deve presentare il risultato positivo al test virale eseguito non più di 90 giorni prima della partenza insieme alla lettera di un operatore sanitario autorizzato o di un funzionario di sanità pubblica attestante la persona è ora idonea a viaggiare.

Compagnie aeree dovranno controllare

La certificazione di vaccinazione deve essere presentata all’imbarco. E una volta arrivati è raccomandata l’esecuzione di un test, molecolare o antigenico tra il terzo o quinto giorno dall’arrivo nel Paese. Come già anticipato vi sono alcune eccezioni all’obbligo di vaccinazione per chi arriva dall’estero:

  • i minori di anni 18;
  • i viaggiatori che stanno partecipando a trial clinici Covid 19;
  • i viaggiatori per ragioni o controindicazioni mediche non possono essere sottoposti a vaccinazione;
  • coloro che viaggiano per motivi di emergenza o umanitari (comprovati da una lettera del governo degli Stati Uniti in cui si afferma l’urgente necessità di viaggiare);
  • coloro che viaggiano con visti non turistici da Paesi con tassi di vaccinazione inferiori al 10%.

In quest’ultimo caso sarà la CDC a dover fornire la lista.

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