Trekking in India

In India non mancano certo le opportunità di fare sport e il turista che ha la possibilità e la voglia di pernottare per qualche giorno in più e non vuole dedicarsi solo al relax o alla scoperta dei principali monumenti e degli usi locali, può tranquillamente scegliere anche discipline piuttosto avventurose a cui accostarsi. Si ma dove andare e, soprattutto, con cosa cominciare? Qui non avrete che l’imbarazzo della scelta tra trekking, alpinismo, rafting, speleologia e immersioni, ma è sempre il caso di stipulare una assicurazione di viaggio che copra da ogni tipo di rischio.

Cominciamo dal trekking che, in verità, in questo tratto di mondo è meno famoso rispetto al Nepal e la pubblicità in merito è nettamente inferiore. Tuttavia in questo luogo è possibile seguire alcuni degli itinerari più belli del mondo dedicati a tutti i livelli di esperienza. In particolare, è imperdibile la zona dell’Himalaya dalle parti del Ladakh e nello Zanskar. Questi percorsi non sono tutti estremamente difficili e non mettono lo sportivo pronto a seguirli in condizioni estreme. Ne esistono anche di brevi e di relativamente semplici. In ogni caso, è sempre meglio ingaggiare una guida che faccia anche da cuoco. Il rischio di perdersi è comunque reale e non sempre si può avere la certezza di essere salvati in tempi brevi. Nei villaggi intanto si avvicineranno molti uomini che si offriranno di farvi da facchini. Informatevi sulle loro tariffe giornaliere, cercate di contrattare e intraprendete un giro con chi comunque conosce la zona.

Se non vi sentite tranquilli ad organizzare da soli un tour di questo tipo, potete sempre rivolgervi ad una agenzia specializzata, ma lo stato migliore per praticare il trekking è l’Himachal Pradesh.  Gli escursionisti preferiscono l’Uttarakhand dove si può scegliere se unirsi ai pellegrini per seguire le rotte verso i luoghi sacri o se avventurarsi verso sentieri solitari in pieno relax.

 

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