Le spezie dell’India: tradizione e cultura che si fondono

Non c’è pasto indiano che si rispetti senza l’aggiunta di spezie saporite e colorate che, del resto, proprio in questa terra hanno avuto origine e diffusione. Tuttavia la cosiddetta masala, che non è altro che la miscela è molto diversa a secondo della zone e, di conseguenza, può variare anche il sapore e, quindi, l’aroma. Sono proprio loro le vere protagoniste dei piatti del Paese, in grado di dare carattere anche, ad esempio, a carne, pesce e verdure precotte sul fuoco. Del resto la loro storia si perde nella notte dei tempi e gli studiosi lo sanno bene, visto che esistono testimonianze di come fossero molto amate già dai tempi dei Greci e Romani, ma anche da arabi e cinesi. Tutti non rinunciavano ad acquistare le specie per gli usi più svariati, anche solo per profumare l’ambiente o per le proprietà medicamentose o, ancora, per nascondere cattivi odori.

Il principale produttore è sempre stata la parte meridionale dell’India e, in alcuni periodi storici, la vendita era tanto cara da poter essere comparata con l’oro. Il re, in questo senso, resta il pepe nero che, appunto, viene detto “l’oro nero” e comprende il 95 per cento della produzione del raccolto del Kerala. Spesso viene coltivato insieme agli anacardi, caffè, noci di cocco, areca, tapioca, banani e riso, nelle aree dove si trovano le fattorie, cioè nelle alture o vicino la costa. Sempre nella stessa zona si coltiva il 60 per cento del cardamono, insieme al tè, caffè e gomma.

Il 70 per cento dello zenzero proviene dall’India e viene esportato in tutto il mondo, anche come digestivo, mentre ad Andhra Pradesh va molto forte la curcuma, che serve pure a schiarire la pelle di donne e bambini. Chi viaggia alla volta dell’India, quindi non può mancare all’appuntamento con le spezie, acquistabili nei vari mercati, dove tra colori e prodotti tipici si possono trascorrere delle ore piacevoli. Non bisogna dimenticare poi i peperoni di tutte le specie e grandezze. Molto interessante è la visita al mercato all’ingrosso, nel quartiere ebraico di Kochi, dove avvengono ancora vivaci e pittoresche transazioni.

foto di: nirvesha

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