Come diventare travel designer: 3 consigli per iniziare

La Rete ha dato vita a tante nuove professioni e, oggi come non mai, rappresenta una fonte vastissima di opportunità per chi ricerca un lavoro creativo, flessibile e dinamico.

Tra le figure che hanno riscosso maggiore successo, anche qui in Italia, vi è certamente il travel designer: un vero e proprio “consulente turistico”, pronto ad assistere i suoi clienti nell’organizzazione generale del viaggio, a partire dalla scelta della meta e delle attrazioni da visitare, fino alla definizione dell’itinerario con le sue tappe intermedie.

travel designer

Per svolgere al meglio la sua attività, il travel designer deve possedere un certo background: conoscere le principali località turistiche è soltanto uno dei requisiti minimi, ai quali occorre aggiungere competenze tecniche, cultura personale, istinto e passione.

Dunque, come si possono acquisire le giuste skills? In assenza di lauree, diplomi e corsi specifici, l’unica soluzione per muovere i primi passi nel mondo del travel design è “studiare da autodidatti, cercando di integrare esperienze diverse per ampliare il proprio curriculum e costruire, passo dopo passo, una solida reputazione online.

#1 Viaggiare fuori dagli schemi

Se davvero vuoi intraprendere una carriera da travel designer, oltre all’interesse per il turismo e la scoperta di posti nuovi, ti occorre anche una mentalità fuori dagli schemi”.

Ciò che differenzia la figura del travel designer dal più comune agente di viaggi, infatti, è proprio la capacità di proporre esperienze assolutamente uniche, che riflettano le esigenze, i desideri e le passioni del cliente (come lo sport, la gastronomia, ecc.).

#2 Approccio diretto e concreto

L’attività di un travel designer professionista non si esaurisce, di certo, con il suggerimento di una meta ad hoc per il viaggio di nozze o per una breve fuga romantica, bensì comprende anche aspetti di carattere pratico: come raggiungere il posto, come utilizzare i mezzi pubblici e privati per spostarsi, dove alloggiare, quale ristorante scegliere per gustare i piatti tipici della zona, quali comportamenti vanno evitati, ecc..

L’approccio del travel designer, infatti, dovrebbe mirare a risolvere concretamente ogni dubbio o problema, affinché il cliente possa godersi l’esperienza senza intoppi.

#3 Pubblicizzare il servizio

Anche il designer di viaggi più affermato ha bisogno di promuovere con regolarità i propri servizi, in modo da intercettare potenziali clienti. Per le sue caratteristiche, questo tipo di attività ottiene maggiori benefici dalla pubblicità online, anche per via dei costi più abbordabili. Dunque, un sito web accattivante, un blog ricco di contenuti interessanti ed aggiornato con regolarità, così come la pubblicazione di post, immagini o brevi video sui profili social, sono elementi basilari per la crescita e lo sviluppo del business.

A tal proposito, devi sapere che, se intendi proporti su Internet (o con mezzi tradizionali, come volantini, biglietti da visita, ecc.) in qualità di consulente o designer di viaggi freelance, senza incappare in problemi legali, devi prima attivare la Partita IVA.

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