Le città fantasma più famose del mondo

Italia, Usa, Taiwan e India: sono questi i Paesi dove si trovano le città fantasma più famose del mondo. Ma non solo. E’ stato il corso della storia a cambiarne il destino: un tempo centri vitali e ricchi di vita e poi trasformati in lande desolate dove il tempo sembra essersi fermato. Nulla è mutato fino a quando, recentemente, non si è pensato di sfruttarle a livello turistico e l’idea è stata immediatamente apprezzata dai viaggiatori i quali, in qualche caso, possono pure pernottare in loco. Un modo alternativo per conoscere le tradizioni di un posto, attraverso il suo passato legato in buona parte all’età dell’oro, al lavoro in miniera e alla costruzione delle prime ferrovie, almeno in America. Qui la fine del lavoro, ha portato quasi sempre all’abbandono del territorio, troppo spesso lontano dai centri principali. Ecco le città fantasma più conosciute, veri e propri musei all’aria aperta:

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  • Craco, Italia: si trova in Basilicata e a causa della frana del 1963, nonostante non si registrarono danni, la popolazione decise di allontanarsi. Oggi si può ancora sbirciare nelle case dei contadini e si può godere di un incredibile panorama dalla torre del castello. Chi vuole alloggiare da queste parti, può scegliere la vicina Matera.
  • Bodie, California: un perfetto paesaggio da Far West, nella parte occidentale degli Stati Uniti costruito nel 1876. Prese il nome da colui che per primo trovò l’oro in quella zona e raggiunse i 10.000 abitanti. Non è molto distante dal Parco Nazionale dello Yosemite.
  • San Zhi, Taiwan: è un villaggio fantasma pensato come una città futuristica degli anni Ottanta per ricchi villeggianti. Si pensava, infatti, di creare una diga a proteggerlo dalle maree, pavimenti in marmo e un piccolo parco divertimenti. Non sono però mai state abitate le case realizzate come una serie di dischi colorati impilati uno sull’altro. Il motivo sarebbe legato all’ipotetica presenza di fantasmi, che produssero nel tempo misteriosi incidenti e atroci morti.
  • Vijayanagara, India:un tempo città imperiale è diventata l’ombra di se stessa. Capitale dell’antico impero omonimo si estendeva per buona parte dell’India meridionale e nell’altopiano del Deccan.Nel 1565 nella guerra contro i Sultanati del Deccan, fu sconfitta, saccheggiata e abbandonata.

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Tra le meno note, ma altrettanto interessanti, invece, ci sono:

Kolmanskop,  Namibia: si trova nella parte meridionale del Paese e una volta riguardava un piccolo villaggio di minatori. Attualmente però, anche se non è abitata è sempre più frequentata a livello turistico. Si tratta di un villaggio costruito come una cittadina tedesca e all’interno non mancava nulla. Vi si trovavano, infatti, negozi, un ospedale, una sala da ballo, un teatro, un palazzetto dello sport e un casinò. Il tempo ha portato queste costruzioni ad essere quasi completamente circondate dalla sabbia. L’abbandono è stato graduale a partire dalla Prima Guerra Mondiale. Il motivo fu legato quasi esclusivamente al crollo del prezzo dei diamanti Dal 1956 nessuno vi dorme più.

C’è, poi Prypiat che si trova nell’Ucraina settentrionale e fino al 26 aprile 1986 è stata abitata da molti operai che lavoravano nell’impianto nucleare di Chernobyl. Dopo i famoso incidente tutto fu lasciato e ognuno portò solo una valigia con documenti, libri e vestiti non contaminati.

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