In partenza per il “tetto del mondo”

Protagonisti, tre seguitissimi influencer italiani: Laura Comolli, Roberto De Rosa e Nicolò Leone. Partenza questo 24 verso Chengdu, nella regione del Sichuan, e verso Lhasa – in quella tibetana: Dopo tre anni di fermo al turismo internazionale, un itinerario conoscitivo promosso dall’Associazione ‘Mirabile Tibet’ e organizzato dall’Agenzia di comunicazione I SAY in due dei luoghi più ricchi di Storia, Natura e Cultura ai piedi dell’Himalaya. 

Himalaya

‘Mirabile Tibet’, I SAY e il viaggio esperienziale

Più che un’iniziativa, un approccio. Perché – mentre in molti avrebbero parlato di “una diversa sensibilità” soltanto dopo il 2020, vedendo nella crisi anche un’occasione di cambiare per migliorare il modo di viaggiare – due amici lo stavano già facendo nel 2019.

Marco Scarinci aveva costituito l’Associazione ‘Mirabile Tibet’ per condividere con la grande community di appassionati, studiosi, viaggiatori e curiosi la conoscenza di un universo antico e ricco di Storia e spiritualità. Antico ma non statico, anche per via degli enormi investimenti infrastrutturali cinesi nella regione – a rendere luoghi lontani e impervi come Lhasa ancora più raggiungibili, per riuscire così a viverli e raccontarli. Autostrade, gallerie, ponti. Ma anche la ferrovia Beijing-Lhasa: un miracolo di ingegneria, in grado di attraversare sei province in poco più di quaranta ore tra paesaggi maestosi e valichi finora inaccessibili.

Cosa mancava? La trasmissione. Il web e i social media come strumento di conoscenza, in grado di creare valore per i lettori e i navigatori di testi, parole, immagini, video e siti. Cioè, l’Agenzia I SAY – nella persona di Alex Zarfati: “viaggiatore seriale”, appassionato di cultura orientale e raffinato storyteller di luoghi, volti ed emozioni. Un incontro che avrebbe generato il portale web dell’Associazione, sempre ricco di contenuti, ma anche il primo viaggio, ideato nel 2019 per quattro giovani influencer italiani. Che, in questo modo, avrebbero avuto la possibilità di diventare testimoni e testimonial di quanto vissuto in diretta. 

La “terra dell’abbondanza” e “il trono degli Dei”

Himalaya

Capoluogo del Sichuan, Chengdu (nella prima immagine) è fiorita lungo il fiume Jin. Diventando nei secoli uno tra i centri più popolosi della Cina e un importantissimo riferimento culturale, naturale ed economico. Tra la città e i suoi dintorni, l’intera area è ricca di siti di rilevanza storica ma anche naturalistica – come la Casa con tetto in paglia di Du Fu, il Tempio Wuhou o il Monastero Wenshu e la zona panoramica di Jiuzhaigou o la Valle Huanglong (del Drago giallo). Patria del Panda gigante, l’area ospita inoltre il Centro di ricerca dedicato, il cui mirabile lavoro ha fatto sì che dal 2016 questo leggendario animale non sia più considerato in estinzione. 

Ma quello che più sorprende è l’incontro – o, meglio, la splendida convivenza – tra passato e futuro. Tra la Qintai Street, che conserva tutto il fascino della tradizione cinese, la Kuanzhai Alley, area di vecchi vicoli e di edifici di architettura originale che oggi ospitano locali e ristoranti, e il New Century Global Center. Cioè, il più grande edificio al mondo, dove i nostri tre influencer troveranno una spiaggia coperta di oltre un chilometro, una grandissima pista da pattinaggio, un complesso universitario, un hotel con oltre 2mila stanze, sale per conferenze, uffici di vario tipo e due centri commerciali.

Salendo da Chengdu, ecco invece Lhasa. Cuore spirituale della cultura tibetana e luogo di assoluto fascino, dove la vita è scandita dai ritmi della tradizione. Della pastorizia dello yak, delle celebrazioni colorate e dei pellegrinaggi rituali, sullo sfondo dei tre grandi riferimenti ai piedi dell’Himalaya: il Palazzo del Potala (nella seconda immagine), il Palazzo Norbulingka e il Tempio di Jokhang. Un viaggio nel tempo, in un luogo che – mentre accoglie il nuovo – rimane fedele a se stesso. Come dicevamo, una delle più affascinanti e migliori mete di esperienza e conoscenza che, anche grazie alla moderna mobilità, ogni anno attrae un numero sempre più crescente di appassionati da tutto il mondo. Certo: sensibili e sostenibili, come sicuramente saranno i nostri (digitali) “eroi”. Mentre cammineranno nella circolare Barkhor Street (secondo il racconto, creata dal calpestio dei fedeli in processione verso il Tempio di Jokhang), mentre assisteranno ai dibattiti sui Sutra nel cortile del Monastero Sera o mentre faranno colazione con tè al latte con burro salato di yak.

 

Lascia un commento