Thailandia: itinerario a Ko Phangan

Non è carica di turisti la seconda isola più grande dell’arcipelago di Samui, per via di un profilo naturale che, per fortuna, ne scoraggia la costruzione di infrastrutture. Dato che l’entroterra è montuoso e le coste accidentate, l’area resta quasi del tutto incontaminata e si respira un’atmosfera perfettamente rilassata. Sembra un pò di trovarsi nella Phuket degli anni ’70. Traghetti locali e motoscafi, affollano Tong Sala, affollata cittadina portuale di Phangan e sede di molti servizi, ma le strade non sono in buone condizioni e se giunti in Thailandia, è questa meta che avete scelto, potreste avere qualche difficoltà a spostarvi. Potete, però, affittare delle motociclette ma se non siete dei centauri, preferite il noleggio di una long-tail boat, per poter visitare la lingua di spiagge sulla costa orientale.

La spiaggia più frequentata di tale tratto di Thailandia è Hat Rin che si può raggiungere in barca da Tong Sala o lungo una strada in collina, con panorama splendido ma ricco di curve. Tuttavia, la parte più amata è certamente Hat Rin Nok. Ogni mese, nei giorni di luna piena, tanti appassionati giungono qui per prendere parti al Full Moon Party, ormai una vera e propria istituzione di respiro internazionale. Non mancano intorno bungalow, ristoranti e negozi di souvenir. Se vi muovete in barca, qui, riuscirete a scattare delle foto indimenticabili visto che vi troverete in acque cristalline arricchite da un paesaggio tipicamente tropicale con palme da cocco.

A nord, noterete la prima, la deserta Hat Yuan e poi Hat Tien. Si passa, poi a Ao Tong Nai Pan, una baia a doppio ferro di cavallo. Ancora, nel Nord-Est dell’isola, non potete proprio perdervi Bottle Beach, mentre a ovest rilassatevi a Hat Khom, dove a scelta potrete optare pure per spartane possibilità di alloggio per una vacanza low cost. Sulla strada da Tong Sala a Hat Rin, infine, arriverete a Wat Khao Tham, un ritiro per la meditazione situato in mezzo alla natura lussureggiante.

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