Vacanze: in patria per colpa del terrorismo

Gli italiani scelgono i luoghi di villeggiatura in base alla paura: gli episodi di terrorismo internazionali avvenuti finora hanno condizionato e molto la scelta delle mete di viaggio della popolazione della penisola. Almeno quattro italiani su 10, ovvero il 38%, ha scelto in base a ciò che è avvenuto in passato.

A raccontare queste scelte degli italiani ci pensa un sondaggio di Coldiretti che sottolinea come per i motivi sopracitati la maggior parte delle persone tenda a preferire la permanenza in Italia, sebbene in luoghi di villeggiatura differenti da quelli di residenza, piuttosto che il viaggio all’estero. A quanto pare ad essere più preoccupati di possibili attentati sono le persone sopra i 35 anni: statisticamente infatti il 78% di loro resta in Italia mandando letteralmente a picco le prenotazioni relative a tutti quei paesi africani di tendenza fino a qualche anno fa.

Turchia, Tunisia ed Egitto sono gli stati che più di tutti risentono della paura delle persone a livello turistico mentre al contrario sale l’Italia come meta prediletta di tutti coloro che vogliono visitare l’Europa ma farlo in modo sicuro. Gli italiani non solo non partono più ma incominciano a prediligere diverse sistemazioni per il pernotto nel loro luogo di villeggiatura: almeno il 50% decide di alloggiare in case di proprietà o di parenti ed amici. L’agriturismo ed il Bed and Breakfast sono diventati delle opzioni sempre più rispetto al passato soprattutto per la tranquillità che sono in grado di offrire insieme ad un cibo sano e gustoso. Ad attirare, conclude Coldiretti, è soprattutto quest’ultimo:

L’Italia ha conquistato la leadership mondiale nel turismo enogastronomico grazie a 292 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg, ma ha conquistato anche il primato green con quasi 60mila aziende agricole biologiche in Europa e ha fatto la scelta di vietare le coltivazioni ogm a tutela del patrimonio di biodiversità senza dimenticare gli oltre ventiduemila agriturismi, i circa diecimila mercati e fattorie dove acquistare a chilometri zero direttamente dagli agricoltori di Campagna Amica, le centinaia di città dell’olio, del vino, del pane e i numerosi percorsi enogastronomici, feste e sagre di ogni tipo.

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